Gentilissimo dott. Massavelli
Chiedo a Lei e a tutti coloro che volessero contribuire, una delucidazione in merito ad una situazione che si è venuta a creare all’interno del nostro Comando di Polizia Municipale.
Premetto che il nostro corpo di P.M. è formato da tredici unità e fino a qualche anno fa non avevamo avuto mai problemi sulla liquidazione delle indennità di reperibilità e turnazione effettuando questo tipo di orario: Antimeridiano 7,45/13,45 Pomeridiano 14,30/20,30 ogni operatore avvicendato in maniera ciclica e continuativa tutti i giorni della settimana compreso i festivi e le Domeniche, così come stabilito dall’art.22 del CCNL.
A causa di un errore del settore finanziario nel redigere il fondo di produttività nell’anno 2010 ci siamo trovati oggi con le risorse che dovrebbero remunerare tali indennità, non solo al nostro comparto ma anche al settore tecnico(stradini comunali) e demografico(stato civile), insufficienti per tutto l’anno.
Per ovviare a questo problema il Comandante del Corpo con un avviso a tutto il personale nel Luglio c.a. ci informava che ci sarebbero stati dei cambiamenti nell’orario di lavoro a causa dell’incapienza del fondo e modificava lo stesso nel seguente modo, asserendo oltretutto che con tale organizzazione dell’orario non vi era l’obbligo di remunerare l’indennià di turno:
- Dei tredici operatori sette effettuano per un mese intero turno fisso(quattro Antimeridiano e tre Pomeridiano senza modifica dell’orario di servizio e senza percepire l’indennità di turno) mentre i rimanenti sei turnano normalmente tre di mattina e tre di pomeriggio percependo la relativa indennità.
- Il mese successivo c’è l’avvicendamento degli operatori e cioè quelli che effettuavano il turno prenderanno il posto degli operatori fissi e viceversa. Il tutto fino alla fine dell’anno 2014.
Alla luce delle vigenti normative e secondo la Vostra esperienza in materia questo tipo di organizzazione dell’orario di servizio è considerata TURNAZIONE????
Cosa possiamo opporre a questo tipo di servizio che sicuramente sta creando problemi e non pochi a tutti gli operatori di Polizia Municipale visto che l’errore a monte non dipende da noi bensì da eventuali calcoli sbagliati nel lontano 2010 che nemmeno l’attuale amministrazione è riuscita a risolvere?
E’ possibile rifiutarsi di prestare servizio in tali orari e visto che non ci sono i fondi ed effettuare un orario che preveda sei ore di lavoro giornaliere(dalle 8,00 alle 14,00) per sei giorni la settimana?
Egr. Dott. Massavelli ringrazio anticipatamente Lei e quanti vorranno portare il loro contributo alla discussione.
Sollecito gentilmente qualche risposta o parere....possibile non c'è nessuno ferrato nella materia che possa almeno delucidarmi sul quesito?
Vi ringrazio
1. Gli enti, in relazione alle proprie esigenze organizzative o di servizio funzionali, possono istituire turni giornalieri di lavoro. [b]Il turno consiste in un’effettiva rotazione del personale in prestabilite articolazioni giornaliere.[/b]
2. Le prestazioni lavorative svolte in turnazione, ai fini della corresponsione della relativa indennità, [b]devono essere distribuite nell’arco del mese in modo tale da far risultare una distribuzione equilibrata e avvicendata dei turni effettuati in orario antimeridiano, pomeridiano[/b] e, se previsto, notturno, [b]in relazione alla articolazione adottata nell’ente.[/b]
3. [b]I turni diurni, antimeridiani e pomeridiani, possono essere attuati in strutture operative che prevedano un orario di servizio giornaliero di almeno 10 ore.[/b]
E' ovvio che cosi articolato, l'orario di servizio non può considerarsi turnazione per gli operatori che, nell'arco di un mese, svolgano un orario fisso, e non alternino invece il turno del mattino e del pomeriggio.
Ora, considerato che l'orario di servizio è deciso unilateralmente dal datore di lavoro, e semplicemente comunicato ai sindacati, una delle possibilità che ritengo utile, al fine recuperare quanto perso non per colpa dei dipendenti, potrebbe essere quella di suggerire all'Amministrazione di realizzare un "progetto", per poter cosi recuperare i soldi, che si sono persi dal mancato pagamento dell'indennità di turno.
Rifiutarsi di prestare il servizio cosi come indicato nell'ordine di servizio non è possibile. Compatibilmente con le esigenze dell'Amministrazione si potrebbe concordare un orario di servizio solo mattutino, e un "progetto" remunerato, per coprire uno o più pomeriggi.
Gentilissimo dott. Massavelli
Chiedo a Lei e a tutti coloro che volessero contribuire, una delucidazione in merito ad una situazione che si è venuta a creare all’interno del nostro Comando di Polizia Municipale.
Premetto che il nostro corpo di P.M. è formato da tredici unità e fino a qualche anno fa non avevamo avuto mai problemi sulla liquidazione delle indennità di reperibilità e turnazione effettuando questo tipo di orario: Antimeridiano 7,45/13,45 Pomeridiano 14,30/20,30 ogni operatore avvicendato in maniera ciclica e continuativa tutti i giorni della settimana compreso i festivi e le Domeniche, così come stabilito dall’art.22 del CCNL.
A causa di un errore del settore finanziario nel redigere il fondo di produttività nell’anno 2010 ci siamo trovati oggi con le risorse che dovrebbero remunerare tali indennità, non solo al nostro comparto ma anche al settore tecnico(stradini comunali) e demografico(stato civile), insufficienti per tutto l’anno.
Per ovviare a questo problema il Comandante del Corpo con un avviso a tutto il personale nel Luglio c.a. ci informava che ci sarebbero stati dei cambiamenti nell’orario di lavoro a causa dell’incapienza del fondo e modificava lo stesso nel seguente modo, asserendo oltretutto che con tale organizzazione dell’orario non vi era l’obbligo di remunerare l’indennià di turno:
- Dei tredici operatori sette effettuano per un mese intero turno fisso(quattro Antimeridiano e tre Pomeridiano senza modifica dell’orario di servizio e senza percepire l’indennità di turno) mentre i rimanenti sei turnano normalmente tre di mattina e tre di pomeriggio percependo la relativa indennità.
- Il mese successivo c’è l’avvicendamento degli operatori e cioè quelli che effettuavano il turno prenderanno il posto degli operatori fissi e viceversa. Il tutto fino alla fine dell’anno 2014.
Alla luce delle vigenti normative e secondo la Vostra esperienza in materia questo tipo di organizzazione dell’orario di servizio è considerata TURNAZIONE????
Cosa possiamo opporre a questo tipo di servizio che sicuramente sta creando problemi e non pochi a tutti gli operatori di Polizia Municipale visto che l’errore a monte non dipende da noi bensì da eventuali calcoli sbagliati nel lontano 2010 che nemmeno l’attuale amministrazione è riuscita a risolvere?
E’ possibile rifiutarsi di prestare servizio in tali orari e visto che non ci sono i fondi ed effettuare un orario che preveda sei ore di lavoro giornaliere(dalle 8,00 alle 14,00) per sei giorni la settimana?
Egr. Dott. Massavelli ringrazio anticipatamente Lei e quanti vorranno portare il loro contributo alla discussione.
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