In un agriturismo in cui non viene effettuata la somministrazione, il titolare vorrebbe approntare un locale ed abidirlo a cucina in cui effettuare la vendita per asporto di piatti pronti (tipo rosticceria per intenderci).
La vendita avverrebbe direttamente in cucina (Asl permettendo.....ma non credo che permetterà.....) perchè non hanno un locale contiguo da adibire a punto vendita.
Verificando le disposizioni della LR 30/2013 non ho trovato alcun riferimento alla possibilità di vendere per asporto cibi, si fa sempre e solo riferimento alla somministrazione di alimenti e bevande (art. 2 lett d) e art. 15).
Anche nel Regolamento di Attuazione (artt. 13, 13bis, 17 e 18) si parla solo di somministrazione, la vendita non viene mai contemplata.
Sembrerebbe quindi che non sia possibile effettuare la vendita per asporto di cibi.
E' giusta la mia interpretazione o no?
:o ??? ::) :-\
Ciao Mirta,
la vendita diretta non è un’attività agrituristica ma una normale attività agricola liberamente esercitabile nell’ambito dei locali della stessa azienda. Quindi, in via generale, è un’attività che può benissimo integrare quella agrituristica.
Rammenta anche l’art. 4 del d.lgs. n. 228/2004 (vendita diretta), modificato nel 2013. Fra le altre cose è stato introdotto il comma 8-bis:
[i]In conformità a quanto previsto dall'articolo 34 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22
dicembre 2011, n. 214, nell'ambito dell'esercizio della vendita diretta è consentito il consumo immediato dei prodotti oggetto di vendita, utilizzando i locali e gli arredi nella disponibilità dell'imprenditore agricolo, con l'esclusione del servizio assistito di somministrazione e con l'osservanza delle prescrizioni generali di carattere igienicosanitario [/i]
In conclusione, prescindendo da aspetti peculiari, in teoria è possibile esercitare l'attività prospettata