In data 20 giugno scorso il titolare di una scuola di sci ha trasmesso una lettera con la quale informa dell'aumento di organico della sua scuola, comunicando i nominativi dei nuovi tre maestri.
In detta nota comunica inoltre che detta scuola ha sede in via....... n.... , presso un locale nel quale viene esercitata attività di bar (in base alla scia agli atti del comune la sede risultava presso altro locale, adibito contestualmente a noleggio di sci, con un'area riservata all'accettazione dei clienti della scuola). La l.r. 42 all'art. 136 prescrive solamente che la sede della scuola di sci deve essere "adeguata", non precisando nulla di più....; in base al reg. comunale edilizio il fondo dove si esercita attività di somministrazione è identificato con destinazione "commerciale".
Detto questo, secondo voi la sede della scuola può stare dentro un bar ?
In ogni caso può essere ritenuta sufficiente questa semplice comunicazione o piuttosto mi deve presentare una scia in variazione della precedente, dove lui stesso dichiara che il locale è idoneo ed anche che i tre nuovi maestri indicati sono regolarmente iscritti all'Albo regionale Toscana (cosa che nella lettera non è stata precisata) ?
Se il locale non fosse idoneo o se comunque fosse necessario regolarizzare con la scia in variazione, il fatto che non l'Ente non abbia risposto nei trenta giorni successivi può significare assenso da parte dell'Ente ? Non credo perché è una comunicazione, non un'istanza di autorizzazione, però chiedevo conferma che fosse così....
grazie per la risposta, saluti
[i]La l.r. 42 all'art. 136 prescrive solamente che la sede della scuola di sci deve essere "adeguata", non precisando nulla di più....; in base al reg. comunale edilizio il fondo dove si esercita attività di somministrazione è identificato con destinazione "commerciale".
Detto questo, secondo voi la sede della scuola può stare dentro un bar ?[/i]
[color=red]In via generale nulla osta perché più attività possano trovare una sede in comune. Naturalmente occorre il rispetto delle normative relative ad ogni singola attività. In questo caso, anche guardando la cosa da un punto di vista igienico sanitario e della sorvegliabilità non vedo ostacoli.
I principi del diritto in materia di attività economiche sono espliciti, vedi art. 35 del d.lgs. 59/2010 e più in [color=red]generale il DL 201/2011, art. 34 e DL 1/2012, art. 1.[/color]
Se nel bar qualcuno avviasse una rivendita di stampa o un tabacchi con altra partita iva faresti eccezioni?[/color]
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In ogni caso può essere ritenuta sufficiente questa semplice comunicazione o piuttosto mi deve presentare una scia in variazione della precedente, dove lui stesso dichiara che il locale è idoneo ed anche che i tre nuovi maestri indicati sono regolarmente iscritti all'Albo regionale Toscana (cosa che nella lettera non è stata precisata) ? [/i]
[color=red]Da quello che scrivi si capisce che si tratta di una scuola esistente che comunica una variazione. La legge regionale non dispone niente in merito e quindi non è prevista neanche una sanzione. La ratio ricavabile è quella che il comune dovrebbe essere informato solo dell’esistenza della scuola ai fini del controllo. Per me è sufficiente la comunicazione che citi. [/color]
[i]Se il locale non fosse idoneo o se comunque fosse necessario regolarizzare con la scia in variazione, il fatto che non l'Ente non abbia risposto nei trenta giorni successivi può significare assenso da parte dell'Ente ? Non credo perché è una comunicazione, non un'istanza di autorizzazione, però chiedevo conferma che fosse così....
grazie per la risposta, saluti [/i]
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In questo caso, se consideri la necessità della SCIA, hai 60 gg di tempo per intervenire ai sensi dell’art. 19, comma 3 della legge n. 241/90. Io non lo farei ma puoi, entro 60 giorni diporre un divieto di prosecuzione dell'attività o un adeguamento alla legge entro un termine da te fissato.[/color]