Salve,
Avrei da chiarirmi alcuni aspetti inerenti l'organizzazione di un evento da parte dell'Amministrazione comunale: L'art. 1/bis della L. 241/90 come modificata dalle Leggi 15 e 80/2005 così recita: [i]"La pubblica amministrazione, nell'adozione di atti di natura non autoritativa, agisce secondo le norme di diritto privato salvo che la legge disponga diversamente".[/i]
Alla luce di questo articolo ritengo che anche l'Ente locale organizzatore, come il privato, soggiace alle disposizioni di cui all'art. 68 - 69 e 80 del TULPS e pertanto il Dirigente Responsabile dell'organizzazione stessa dovrà essere in possesso degli atti autorizzativi di cui agli articoli precedenti. Un dubbio mi rimane: In caso di utilizzo di suolo pubblico per lo svolgersi dell'attività di cui sopra, lo stesso Dirigente dovrà attivarsi con la richiesta di concessione, o quest'ultima può ritenersi fuori dal contesto appena analizzato?
L'imposta di bollo dovrà applicarsi in tutte le procedure evidenziate? Ringrazio e saluto cordialmente
Salve, rispondo per punti:
1) il riferimento all'art. 1 bis non è pertinente al caso nel senso che riguarda il diverso presupposto dei rapporti di natura contrattuale (convenzioni con privati o altri enti). Qui rimaniamo nell'ambito di provvedimenti autoritativi e quindi nel diritto pubblico
2) ciò premesso resta vero quanto detto in merito alla necessità che il Comune (dirigente) chieda a se stesso autorizzazione se necessaria e relativa occupazione
3) in questi casi si ritiene di poter ovviare ad entrambe attraverso una DELIBERA DI GIUNTA che disciplini la materia e approvi programma e modalità di concessione del suolo pubblico. In questo caso non occorre alcuna istanza nè autorizzazione
4) anche se procedi con domanda di autorizzazione e atto tali documenti sono ESENTI dall'imposta di bollo in quanto presentati da una Pa ad una PA