Forse il quesito che intendo sottoporre è banale, ma un tecnico mi ha messo la pulce nell'orecchio....
un privato (non imprenditore) vuole fare dei lavori edilizi in un appartamento che vorrebbe poi affittare (civile abitazione) utilizzando la procedura dello SUAP (dalle mie verifiche sembrerebbe ci sia l'autorizzazione paesaggistica) perché è più rapida rispetto alla procedura ordinaria.
a questo punto mi sono state prospettate due soluzioni per aggirare il problema del non imprenditore.
primo: la duaap viene presentata dalla ditta che dovrebbe fare i lavori (credo si porrà in essere un contratto...non so con che tipologia)!
secondo: la duaap viene presentata dal non imprenditore che fa diventare l'intervento nell'appartamento funzionale ad una attività produttiva (per esempio deposito non alimentare).
Cosa ne pensate? Ringrazio fin d'ora per la risposta!
L'edilizia privata non è di competenza SUAP, ed a poco serve cercare escamotage per aggirare la norma: la pratica deve essere presentata all'ufficio tecnico secondo le procedure ordinarie.
La ditta esecutrice NON può presentare la DUAAP perché non è titolare di alcun diritto reale sull'immobile (se fosse fattibile una cosa del genere, presenterebbero tutti delle DUAAP e la procedura ordinaria non esisterebbe più).
Un deposito alimentare non può essere ubicato in un appartamento a destinazione residenziale, per cui nemmeno la seconda strada è percorribile, a meno che non si modifichi la destinazione d'uso (però poi non potrà certo affittare l'appartamento come civile abitazione!).
La cosa più semplice da fare.... è richiedere la concessione edilizia e l'autorizzazione paesaggistica all'ufficio tecnico!