Il titolare di un impianto di distribuzione carburante, attualmente in sospensiva fino all’aprile 2015, risulta ancora titolare di concessione regionale. La concessione non è stata convertita dal Comune in autorizzazione, ai sensi del D.L. 32/98, in quanto al titolare era stata richiesta la presentazione di documentazione attestante la conformità dell’impianto sotto il profilo della prevenzione incendi e degli impianti elettrici.
Il titolare dell’impianto, a suo dire in possesso della documentazione, non ha mai provveduto a presentarla a suo tempo. In questi giorni si è presentato presso il nostro ufficio per richiedere informazioni per un’eventuale volturazione nella titolarità.
Il dubbio è questo: la volturazione è possibile con la concessione regionale o il nostro ufficio deve necessariamente provvedere alla conversione? Se sì possiamo convertirla sulla base della documentazione “datata” che dovrà essere depositata presso lo scrivente ufficio anche se, magari nel frattempo qualche documento risulta scaduto? Es. certificato prevenzione incendi scaduto nel giugno 2013.
Si ribadisce che l’impianto risulta in sospensiva dall’aprile 2013 fino all’aprile 2015 e che prima dell’apertura la nuova titolarità provvederà a depositare le nuove certificazioni.
Se il Comune non ha mai provveduto a definire il procedimento di conversione, lasciando in attività l'impianto fino al 2013, non può ora contestare un mancato adempimento amministrativo.
Diverso è il discorso relativo alla sospensione volontaria dell'esercizio (art. 95 LR 6/2010). Infatti la proroga di un ulteriore anno può essere autorizzata solo per "documentati motivi" e qui serve una valutazione più approfondita da parte del SUAP.
Grazie mille per la tempestiva risposta. Abbiamo già concesso la sospensiva, valutando le motivazioni, fino all'aprile 2015.
Il problema è sulla pratica di eventuale cambio di titolarità dell'impianto: la comunicazione puo' essere presentata anche se la società è in possesso del solo titolo rilasciato dalla Regione o risulta necessario convertire la concessione in autorizzazione? Il subentrante, all'atto della presentazione della comunicazione, deve già essere in possesso delle autorizzazioni (Agenzia delle Dogane, prevenzione incendi, scarichi idrici) intestate a suo nome?
Qualora l'impianto sia conforme ai requisiti indicati dal regolamento regionale e provvedimenti DGR in materia, con la ripresa dell'attività, ad aprile 2015, il subentrante dovrà essere in possesso di AUA, aver presentato la SCIA al CPVF e procederà a comunicare al SUAP e all'Agenzia delle Dogane il trasferimento della titolarità dell'autorizzazione (ovvero vecchio titolo non convertito). Supererei un provvedimento esplicito di conversione da concessione regionale ad autorizzazione comunale in quanto formalizzatosi tacitamente.
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