A carico di un soggetto che ha presentato scia per esercizio di vicinato, dichiarando di essere in possesso dei requisiti personali previsti, dal casellario risulta: sentenza irrevocabile il 24.4.2014-reato di indebito utilizzo carte di credito o pagamento......art. 56 c.p. - reclusione mesi 8, multa 600 euro - sospensione condizionale della pena ai sensi dell'art. 163 c.p. e non menzione art. 175 c.p.
Secondo quanto previsto dal comma 4 dell'art. 71 del D.Lgs. 59/2010 il divieto di esercizio dell'attività non si applica quando sia stata concessa la sospensione condizionale della pena per cui credo che in questo caso il soggetto possa svolgere l'attività ma, secondo voi è corretto che abbia dichiarato di avere i requisiti richiesti dall'art. 71 senza menzionare il reato commesso?
La sospensione condizionale della pena fa sì che il reato non sia ostativo all'esercizio dell'attività quindi il soggetto, limitatamente alla dichiarazione sul possesso dei requisiti non ha dichiarato il falso, in pratica si potrebbe argomentare che è limitato ad affermare che non si trova in una delle cause di divieto, mica che non ha commesso reati.
Non ravvedo i presupposti per la dichiarazione falsa