Buongiorno a tutti,
Ricevuta una SCIA per la somministrazione per soci in un "associazione culturale".
Premesso che il titolare continua a pubblicizzare, anche tramite giornali a tiratura regionale, l'attività senza menzionare minimamente che per entrare bisogna essere soci, da casellario giudiziale risulta che probabilmente lo stesso non ha neanche i requisiti morali per la somministrazione.
Poiché lo stesso per la somministrazione si avvale di un collaboratore esterno che invece ha tutti i requisiti la mia domanda è se il titolare dell'associazione culturale, che ha presentato la SCIA, debba avere anche lui i requisiti morali o basta che li abbia il "preposto".
Inoltre mi chiedevo se si può intervenire per la pubblicità del posto, essendo vietata per questo tipo di attività.
Grazie e buon lavoro a tutti.
Il legale rappresentante del circolo privato nell'ambito di presentazione della SCIA per la somministrazione deve dichiarare il possesso dei requisiti morali di cui all'art. 71 del D.Lgs 59/2010. Qualora abbia dichiarato il falso può essere perseguito penalmente per dichiarazioni mendaci. Lo stesso non può nascondersi all'ombra di un collaboratore esterno perchè, nel caso specifico l'esercizio di somministrazione non necessita di un preposto.
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