Sulla base del Dl 98/2011 convertito in legge con la 111/2011, un esercizio commerciale del nostro territorio ci ha comunicato ufficialmente che dal prossimo 25 settembre non
rispetterà più l'obbligo di chiusura domenicale e festiva, in quanto il Comune di Scandicci rientrebbe tra i Comuni presenti nell'Allegato A del decreto 979/2009 "Elenco dei Comuni a prevalente economia turistica e città d'arte".
Dato che la regione non ha più un elenco dei comuni turistici, come faccio a verificare se Scandicci rientra o meno in questa categoria e se quindi i negozi possono derogare all'ordinanza sulle aperture festive concordata a livello territoriale?
Alcune precisazioni doverose:
1) con la conversione in legge del D.L. 138/2011 è stata nuovamente modificata la disciplina sugli orari ripristinando la LIBERALIZZAZIONE nei soli Comuni Turistici e nelle città d'arte (la legge è in fase di approvazione definitiva e sarà pubblicata a breve)
2) la legge NON PREVEDE una liberalizzazione automatica bensì l'obbligo di REGIONI e COMUNI di adeguarsi entro il 1/1/2012
QUINDI:
a) devi comunicare all'interessato che non potrà aprire quando vuole e dovrà continuare a rispettare gli orari dell'attuale ordinanza fino alla approvazione della nuova disciplina in materia da parte del Comune
b) ti consiglio di approvare l'ordinanza QUANTO PRIMA l'ordinanza che ti riporto
c) se il Comune era nell'ultimo elenco regionale dei Comuni turistici allora ricade nell'ambito della disciplina di liberalizzazione salva diversa disposizione regionale
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Liberalizzazione, in via sperimentale, degli orari e dei giorni di apertura degli esercizi commerciali e di somministrazione
Ordinanza n. ..... del ......
Il SINDACO
Dato atto che il settore del commercio al dettaglio in sede fissa e della somministrazione sono disciplinati da normative nazionali e regionali;
Considerato in particolare che la regolamentazone introdotta dal Dlgs 114/1998 (cosiddetta "riforma Bersani") è stata negli anni interessata da interventi di semplificazione ed innovazione volti alla liberalizzazione del settore e che analogo processo ha riguardato l'attività di somministrazione di alimenti e bevande (L. 287/1991);
Visto in particolare l'articolo 3, comma 1, del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248 il quale introduce una serie di misure volte alla liberalizzazione del settore commerciale e della somministrazione di alimenti e bevande;
Vista la Legge 15 luglio 2011, n. 111 "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98
Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria" pubblicata sulla G.U. n. 164 del 16 luglio 2011 la quale introduce una ulteriore disposizione (Art. 35 comma 6) all'articolo 3, comma 1, del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248, ed in particolare dopo la lettera d) è aggiunta la seguente:
"d-bis), in via sperimentale, il rispetto degli orari di apertura e di chiusura, l'obbligo della chiusura domenicale e festiva, nonché quello della mezza giornata di chiusura infrasettimanale dell'esercizio ubicato nei comuni inclusi negli elenchi regionali delle località turistiche o città d'arte;".
Considerato che detta disposizione appare di immediata attuazione e direttamente applicabile agli enti locali che ricadano negli elenchi dei comuni turistici e di città d'arte;
Dato atto che, ai sensi del successivo comma 7 in ogni caso "Le regioni e gli enti locali adeguano le proprie disposizioni legislative e regolamentari alla disposizione introdotta dal comma 6 entro la data del 1° gennaio 2012".
Visto il Decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138 e la relativa legge di conversione.
Visto l'art. 50 del Dlgs 267/2000
ORDINA
1) di dare atto che devono intendersi abrogati (se non già soppressi in base a precedenti disposizioni), i seguenti obblighi:
a) il rispetto degli orari di apertura e di chiusura
b) l'obbligo della chiusura domenicale e festiva
c) l'obbligo della mezza giornata di chiusura infrasettimanale
2) che gli obblighi di cui al precedente punto devono intendersi soppressi con effetto dalla data del ..... agosto 2011
3) di ritenersi abrogata ogni altra disposizione comunale in contrasto con il presente atto.