Premesso che, una convenzione relativa ad un diritto di superficie stipulata da questa Amministrazione con un privato, stabilisce che, allo scadere dei 19 anni della concessione, il diritto di superficie si estingue e il chiosco costruito sul suolo oggetto della concessione diventa di proprietà del Comune ai sensi dell’art. 953 del c.c. Inoltre sul chiosco viene esercitata l'attività di somministrazione di alimenti e bevande di tipo B.
Considerato che il privato, nonostante invitato a formalizzare il passaggio di proprietà, non ha ottemperato, con la presente si chiede quale procedura avviare alla luce del fatto che quella di esproprio è prevista solo per finalità di pubblico interesse.
Riguardo l'esercizio dell'attività, nelle more dell'espletamento di una procedura ad evidenza pubblica per la nuova assegnazione in concessione, essendo titolare di diritto di prelazione, può continuare normalmente ad esercitare la somministrazione?
L.R.
Premesso che, una convenzione relativa ad un diritto di superficie stipulata da questa Amministrazione con un privato, stabilisce che, allo scadere dei 19 anni della concessione, il diritto di superficie si estingue e il chiosco costruito sul suolo oggetto della concessione diventa di proprietà del Comune ai sensi dell’art. 953 del c.c. Inoltre sul chiosco viene esercitata l'attività di somministrazione di alimenti e bevande di tipo B.
Considerato che il privato, nonostante invitato a formalizzare il passaggio di proprietà, non ha ottemperato, con la presente si chiede quale procedura avviare alla luce del fatto che quella di esproprio è prevista solo per finalità di pubblico interesse.
Riguardo l'esercizio dell'attività, nelle more dell'espletamento di una procedura ad evidenza pubblica per la nuova assegnazione in concessione, essendo titolare di diritto di prelazione, può continuare normalmente ad esercitare la somministrazione?
L.R.
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1) la proprietà è passata al Comune
2) il soggetto sta esercitando su bene di proprietà del Comune e quindi potrete agire in SEDE CIVILE per la reimmissione nel possesso e il risarcimento del danno
3) potete procedere al bando (dando atto del contenzioso in essere) subordinando l'avvio alla risoluzione del contenzioso
4) valutare se sussiste la prelazione alla luce della nuova normativa (Dlgs 59/2010)
Volevo chiedere, con riferimento al fatto che il comune è proprietario del chiosco, se occorre un atto di giunta con cui si prende atto dell'acquisto della proprietà e procedere d'ufficio alla voltura nella conservatoria e al catasto senza redigere alcun atto di trasferimento rogato dal segretario comunale?
Grazie.
LR
Volevo chiedere, con riferimento al fatto che il comune è proprietario del chiosco, se occorre un atto di giunta con cui si prende atto dell'acquisto della proprietà e procedere d'ufficio alla voltura nella conservatoria e al catasto senza redigere alcun atto di trasferimento rogato dal segretario comunale?
Grazie.
LR
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Io suggerirei di agire in giudizio per l'accertamento della proprietà + immissione in possesso a cura del Sindaco.
Non farei atti preliminari che presuppongono comunque un accertamento consensuale o giudiziale del "ritrasferimento" della proprietà
Considerato che il chiosco è stato costruito sul marciapiede facente parte di una strada comunale e quindi del demanio comunale, ai sensi dell’art. 823, il Comune in che modo ha facoltà di procedere in via amministrativa, se non intende avvalersi dei mezzi ordinari a difesa della proprietà (948 e seguenti)?
riferimento id:19959
Considerato che il chiosco è stato costruito sul marciapiede facente parte di una strada comunale e quindi del demanio comunale, ai sensi dell’art. 823, il Comune in che modo ha facoltà di procedere in via amministrativa, se non intende avvalersi dei mezzi ordinari a difesa della proprietà (948 e seguenti)?
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Ti segnalo alcune pronunce
T.A.R. Lombardia Milano Sez. I, 14-01-2014, n. 145
Il provvedimento di rilascio emesso ai sensi dell'art. 823, comma 2, c.c. può essere legittimamente emanato senza la preventiva comunicazione dell'avvio del procedimento e senza instaurare alcun contraddittorio con l'interessato, trattandosi di un provvedimento di autotutela esecutiva che l'Amministrazione è tenuta ad adottare per rientrare nel possesso di un bene, appartenente al patrimonio indisponibile, abusivamente detenuto da un soggetto privato.
T.A.R. Molise Campobasso Sez. I, 08-01-2014, n. 29
Ai sensi dell'art. 823 c.c., i beni demaniali non sono usucapibili da parte dei privati, finché, con provvedimento formale dell'Autorità, non sia eventualmente avvenuta la sdemanializzazione del bene stesso e che l'occupazione di un bene pubblico ancorché tollerata per lungo tempo dall'Amministrazione non radica alcuna posizione di diritto o di interesse legittimo in capo all'occupante di fatto.
T.A.R. Molise Campobasso Sez. I, 14-05-2013, n. 302
Il bene demaniale può essere oggetto di autotutela esecutoria, da parte dell'Amministrazione proprietaria, ai sensi dell'art. 823, comma secondo, c.c.
T.A.R. Campania Napoli Sez. IV, 29-05-2012, n. 2511
L'art. 823, II comma, c.c., attribuisce alla p.a. il potere di agire non solo a tutela del possesso, ma anche a protezione della proprietà dei beni pubblici e tale potere non è soggetto ad un termine annuale per il suo esercizio. Ha natura amministrativa l'atto di reintegra di beni demaniali illegittimamente occupati, trattandosi di atti emanati dall'autorità amministrativa nell'esercizio del potere di autotutela sostanzialmente vincolato.