Ho presentato allo SUAP, presso la Comunità Montana, una richiesta di accesso legge 241/90 su Pratica SCIA-modello A.
Questa è stata trasmessa, per conoscenza, a Comune e Azienda Sanitaria.
Vorrei preliminarmente chiarire con voi questo passaggio "per conoscenza".
Se fossero controinteressati non lo si manda per conoscenza e infatti al presentatore della SCIA la lettera lo cita come diretto destinatario.
Quindi ritengo che si sia voluto sottoporre all'attenzione anche di altri soggetti la questione al fine di valutare quanto di competenza e dare i relativi riscontri.
Ricevo riscontro dallo SUAP il quale - alla mia obiezione che la documentazione appariva ictu oculi incompleta - mi ribadisce verbalmente che mi è stata consegnata la sola documentazione direttamente in possesso dello Sportello, sostenendo che invece per quella presso Comune e ASL dovrò rivolgermi a tali Enti.
Ora in base al DPR 160/2010 [i]lo sportello unico per le attività produttive» (di seguito denominato: «SUAP») diviene l'unico punto di accesso per il richiedente in relazione a tutte le vicende amministrative riguardanti la sua attività produttiva, che fornisce una risposta unica e tempestiva in luogo di tutte le pubbliche amministrazioni, comunque coinvolte nel procedimento.[/i]
E' vero che si cita "[u]per il richiedente[/u]" e la "[u]la sua attività produttiva[/u]" ma ritengo ugualmente che la mia richiesta debba comunque ritenersi indirizzata a tutte le amministrazioni coinvolte, anche solo in base ad un principio di speditezza ed economicità dell'azione amministrativa.
Quest'ultime avrebbero dovuto riscontrare l'istanza di accesso, dando risposta o a me direttamente, ma forse più correttamente allo SUAP.
Forse lo stesso Sportello avrebbe dovuto attivarsi autonomamente per recuperare tutta la documentazione richiesta, anche se in possesso delle altre amministrazioni.
Ritenete che sia legittimo contestare quanto sopra allo SUAP e invitarlo - magari per il tramite del titolare del potere sostitutivo ex art. 1, comma 9-bis, della Legge n. 241 del 07 agosto 1990 - ad adempiere alla richiesta?
Ritenete che sarebbe opportuno che sia io a mandare copia della richiesta agli Enti o chiedere che sia lo Sportello a fare da tramite e provvedere all'invio?
Ritenete che sia opportuno segnalare la questione anche ai relativi responsabili potere sostitutivo degli altri Enti interessati?
Sottolineo che mi sono sentito preso in giro dal Responsabile SUAP (per tempi o modi del riscontro) e quindi avrei, come si dice, il dente avvelenato ...
Se la SCIA è stata presentata alla Comunità Montana in qualità di Ente procedente, in caso di richiesta di accesso agli atti, la Comunità Montana qualora ricorrano le condizioni di cui all'art. 24 della Legge 241/90 e applicando le procedure del d.P.R. 184/2006, deve rilasciare copia di tutti i documenti che compongono il fascicolo a fronte di corresponsione delle spese di riproduzione. E' fondamentale che il richiedente nutra un interesse diretto, concreto e attuale all'acquisizione della documentazione.
riferimento id:19954
Ho presentato allo SUAP, presso la Comunità Montana, una richiesta di accesso legge 241/90 su Pratica SCIA-modello A.
Questa è stata trasmessa, per conoscenza, a Comune e Azienda Sanitaria.
Vorrei preliminarmente chiarire con voi questo passaggio "per conoscenza".
Se fossero controinteressati non lo si manda per conoscenza e infatti al presentatore della SCIA la lettera lo cita come diretto destinatario.
Quindi ritengo che si sia voluto sottoporre all'attenzione anche di altri soggetti la questione al fine di valutare quanto di competenza e dare i relativi riscontri.
Ricevo riscontro dallo SUAP il quale - alla mia obiezione che la documentazione appariva ictu oculi incompleta - mi ribadisce verbalmente che mi è stata consegnata la sola documentazione direttamente in possesso dello Sportello, sostenendo che invece per quella presso Comune e ASL dovrò rivolgermi a tali Enti.
Ora in base al DPR 160/2010 [i]lo sportello unico per le attività produttive» (di seguito denominato: «SUAP») diviene l'unico punto di accesso per il richiedente in relazione a tutte le vicende amministrative riguardanti la sua attività produttiva, che fornisce una risposta unica e tempestiva in luogo di tutte le pubbliche amministrazioni, comunque coinvolte nel procedimento.[/i]
E' vero che si cita "[u]per il richiedente[/u]" e la "[u]la sua attività produttiva[/u]" ma ritengo ugualmente che la mia richiesta debba comunque ritenersi indirizzata a tutte le amministrazioni coinvolte, anche solo in base ad un principio di speditezza ed economicità dell'azione amministrativa.
Quest'ultime avrebbero dovuto riscontrare l'istanza di accesso, dando risposta o a me direttamente, ma forse più correttamente allo SUAP.
Forse lo stesso Sportello avrebbe dovuto attivarsi autonomamente per recuperare tutta la documentazione richiesta, anche se in possesso delle altre amministrazioni.
Ritenete che sia legittimo contestare quanto sopra allo SUAP e invitarlo - magari per il tramite del titolare del potere sostitutivo ex art. 1, comma 9-bis, della Legge n. 241 del 07 agosto 1990 - ad adempiere alla richiesta?
Ritenete che sarebbe opportuno che sia io a mandare copia della richiesta agli Enti o chiedere che sia lo Sportello a fare da tramite e provvedere all'invio?
Ritenete che sia opportuno segnalare la questione anche ai relativi responsabili potere sostitutivo degli altri Enti interessati?
Sottolineo che mi sono sentito preso in giro dal Responsabile SUAP (per tempi o modi del riscontro) e quindi avrei, come si dice, il dente avvelenato ...
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PREMESSE:
1) E' SEMPRE BENE FAR VALERE I PROPRI DIRITTI, PER SE E PER I FUTURI UTILIZZATORI DI UN SERVIZIO PUBBLICO
2) SUGGERISCO DI NON AGIRE MAI PER SOLO PRINCIPIO (MEGLIO AVVISARE SE DEL CASO DIFENSORE CIVICO O NEI CASI GRAVI LA PROCURA)
Veniamo alla questione:
a) il SUAP ha il DOVERE di mettere a disposizione (se riconosce il diritto di accesso) tutti i documenti IN POSSESSO a prescindere dalla provenienza (cioè è TENUTO a darti anche i documenti riferiti ad enti terzi se presenti nei propri archivi)
b) il SUAP non è tenuto nè può far accedere a documenti detenuti da altri soggetti pubblici
c) l'invio per conoscenza LO SCONSIGLIO, rischia di generare equivoci e NON SERVE A NIENTE. A volte può aver una finalità "intimidatoria", ma lo sconsiglio
QUINDI:
1) puoi chiedere al SUAP di verificare se esistono anche altri documenti relativi ad enti terzi
2) puoi, anche contestualmente a quanto indicato sopra, chiedere accesso a ASL e COMUNE
3) puoi ricorrere contro il DINIEGO IMPLICITO PARZIALE relativamente ai documenti che non ti sono stati dati.
... b) il SUAP non è tenuto nè può far accedere a documenti detenuti da altri soggetti pubblici ....
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Questo mi era chiaro.
Ma dato che il SUAP aveva trasmesso la mia richiesta anche agli altri Enti volevo chiedere a Voi se questo fatto potesse essere considerato quale contestuale, seppur indiretta, richiesta di accesso ad ASL e Comune, onde evitare di fare una nuova trafila ed accelerare i tempi di acquisizione dei documenti ...
è forse una tesi da azzeccagarbugli, ma potrebbe essere percorribile?
... 3) puoi ricorrere contro il DINIEGO IMPLICITO PARZIALE relativamente ai documenti che non ti sono stati dati ...[/quote]
Questo lo faresti rivolgendoti allo SUAP chiedendo l'integrazione della documentazione o faresti direttamente istanza al Responsabile potere sostitutivo ex art. 1, c. 9-bis, Legge n. 241?
Ciao,
secondo me è una strada senza uscita quella della richiesta al SUAP dei documenti di enti terzi. In giudizio perderesti (la giurisprudenza riconosce il diritto sugli atti in possesso dell'ente).
Ovviamente per gli "atti mancanti" chiederei prima al titolare del potere sostitutivo (e per conoscenza a Sindaco e Segretario Generale) e in caso di inerzia ulteriore mi attiverei al TAR (se ne vale la pena!!!!!!!!!!!!)
... Ovviamente per gli "atti mancanti" chiederei prima al titolare del potere sostitutivo ...[/quote]
Ok, è solo una questione di principio, quindi niente TAR.
I documenti rifiutati non dovrebbero avere grande rilevanza, dovrebbero riguardare la corrispondenza intervenuta sulla questione con gli altri Enti.
E' stata la gestione della pratica ad avermi infastidito ma soprattutto incuriosito.
Ad un sollecito verbale mi era stato detto che la questione era delicata, ci potevano essere documenti con segreti industriali, che dovevano decidere se darmi la corrispondenza con gli altri Enti (Comune e ASL), che dovevano aspettare il benestare ma addirittura la presenza del Responsabile (che si è negato per 10 giorni) per consegnarmi la documentazione.
Sembrava stessi accedendo agli archivi della CIA.
Poi alla scadenza dei 30 giorni, mi è stata consegnata la sola SCIA e Schede allegate, confermandomi a voce che non mi veniva rifiutata alcuna documentazione particolare, se non la carta di identità del titolare dell'impresa.
La corrispondenza con gli altri Enti, come detto, non mi veniva consegnata.
Dato che la pratica SCIA era incompleta (planimetria senza le indicazioni richieste e soprattutto assenza della relazione tecnica) mi sa che nella corrispondenza c'è qualcosa che non mi si vuol far vedere.
Forse sono troppo malizioso, ma il comportamento non mi è piaciuto.
Vi terrò aggiornati ...