Il soggetto A ha aperto Partita Iva ed iniziato attività di assemblaggio, imballaggio (inscatolamento e chiusura con scotch) di attuatori elettronici presso il laboratorio/unità locale della società B (azienda del padre del soggetto A) e soprattutto viene svolta saltuariamente in quanto il soggetto A è dipendente full time presso un’altra Società.
Quindi abbiamo l'impresa B che produce e il soggetto A (che ha aperto P.I.) che inscatola i componenti prodotti dall'impresa B (società del padre del soggetto A) nella medesima unità locale.
La posizione del soggetto A, visto quanto sopra è stata identificata in CCIAA come “piccolo imprenditore” e non come “artigiana” (non è stato nemmeno iscritto all’Inps Artigiani-Commercianti in quanto la posizione contributiva prevalente viene versata alle dipendenze di un’altra Società).
Alla luce di ciò, la posizione del soggetto A prevede “solamente”:
- Apertura Partita Iva in Agenzia delle Entrate
- Iscrizione alla Camera di Commercio
Il soggetto A come deve rapportarsi nei confronti del Comune in cui ha sede la società del padre? SCIA o no?
Spero di essere stato chiaro
Grazie 1000
A mio avviso non deve fare nulla verso il SUAP, in quanto la sua attività (inscatolamento manuale e chiusura con scotch) lo fa rientrare nella casistica di esclusione (quella che si usava per il vecchio Nulla Osta tanto per capirci).
Ciò non toglie gli obblighi delle due ditte sotto i profili della sicurezza (valutazione rischi, adempimenti d.lgs. 81/08,...) e igienico/sanitari.
Se invece dovesse usare macchinari allora andrà verificata la necessità di adeguamento della valutazione di impatto acustico.
Semmai è la ditta B che deve valutare se per la sua attività la presenza di questo soggetto modifica lo stato segnalato alle PA...