Buonasera, gentilmente vorrei un chiarimento in merito alla possibilità di vendere bevande all'interno di una pizzeria d'asporto.
Da quanto ho capito leggendo la normativa regionale, le bevande possono essere vendute liberamente (in somministrazione non assistita) solo se sono di produzione propria.
Quindi, vuol dire che per effettuare la vendita di bevande (lattine/birre) è necessario avere i requisiti della somministrazione (scheda 2 Scia) oppure vendere a mezzo distributore automatico? Eppure in molte pizzerie d'asporto/piadinerie/kebab si vedono un sacco di frigo bevande con porta (non automatico) cui il cliente si serve direttamente (pagando alla cassa). Sono tutti fuori norma? (oppure hanno fatto tutti il corso per somministrazione...ma ci credo poco)
Confermo che la vendita di bibite può avvenire:
- senza requisiti se di propria produzione e in locali connessi alla produzione
- attraverso distributore automatico
- aprendo anche nel l'unità locale un punto vendita di vicinato, quindi con requisiti professionali. Sul punto ricordo che se la ditta é artigiana il requisito deve essere posseduto dal titolare (se individuale) o da uno dei soci (se società) al fine di mantenere il requisito di artigiano.
Ovviamente non posso rispondere sulla legittimità dei locali da te indicati...
Posso solo ricordare che spesso hanno maturato il requisito per esperienza diretta (2anni negli ultimi 5).
Grazie per la risposta.
Certo che mi appare abbastanza penalizzante il fatto che per vendere bevande assolutamente preconfezionate si venga equiparati a chi effettua somministrazione di alimenti e bevande mediante manipolazione. Ma d'altronde se così è la norma non resta che adeguarsi, a questo punto mediante distributore automatico.