La Asl dopo aver riscontrato,in sede di sopralluogo in un bar preesistente, la preparazione di alimenti, esercitata abusivamente, in quanto non risultante nell'allegato E1 presentato al Comune, comunica al titolare dello stesso (e solo per conoscenza al Comune) la cessazione immediata dell'attività di preparazione medesima.
Il Comune in questo caso deve fare un ordinanza sindacale per la cessazione immediata dell'attività di preparaione di alimenti oppure un semplice atto di diffida del dirigente a continuare la stessa ??????'
La Asl dopo aver riscontrato,in sede di sopralluogo in un bar preesistente, la preparazione di alimenti, esercitata abusivamente, in quanto non risultante nell'allegato E1 presentato al Comune, comunica al titolare dello stesso (e solo per conoscenza al Comune) la cessazione immediata dell'attività di preparazione medesima.
Il Comune in questo caso deve fare un ordinanza sindacale per la cessazione immediata dell'attività di preparaione di alimenti oppure un semplice atto di diffida del dirigente a continuare la stessa ??????'
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Niente di tutto ciò.
La materia sanitaria, relativamente al settore alimenti, rientra nella competenza esclusiva dell'autorità sanitaria (la ASL) che può dettare prescrizioni e disporre la cessazione immediata dell'attività.
Non si ricorre più all'ordinanza sindacale o dirigenziale del Comune.
cercavo notizie a proposito di ordinanze sindacali per la chiusura di attività commerciali senza l'autorizzazione/dia sanitaria e senza il titolo autorizzatorio per l'esercizio del commercio in sede fissa di prodotti alimentari. Ho trovato questa risposta e, adesso, non ho più certezza delle mie convinzioni. Ho sempre saputo che il Sindaco, in qualità di autorità sanitaria locale, dovesse emettere l'ordinanza di chiusura delle attività.
Nella fattispecie, dovendo emettere un'ordinanza di chiusura attività a fronte di esplicita richiesta dei NAS che hanno verificato l'esercizio abusivo di vendita al dettaglio di prodotti alimentari vari, senza che il titolare abbia né la prevista autorizzazione/dia sanitaria e né il titolo autorizzatorio/scia commerciale, come devo procedere? Grazie.
cercavo notizie a proposito di ordinanze sindacali per la chiusura di attività commerciali senza l'autorizzazione/dia sanitaria e senza il titolo autorizzatorio per l'esercizio del commercio in sede fissa di prodotti alimentari. Ho trovato questa risposta e, adesso, non ho più certezza delle mie convinzioni. Ho sempre saputo che il Sindaco, in qualità di autorità sanitaria locale, dovesse emettere l'ordinanza di chiusura delle attività.
Nella fattispecie, dovendo emettere un'ordinanza di chiusura attività a fronte di esplicita richiesta dei NAS che hanno verificato l'esercizio abusivo di vendita al dettaglio di prodotti alimentari vari, senza che il titolare abbia né la prevista autorizzazione/dia sanitaria e né il titolo autorizzatorio/scia commerciale, come devo procedere? Grazie.
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Ciao,
l'accertata carenza di requisiti sanitari (come penso sia il tuo caso visto l'intervento dei NAS) abilita la ASL a disporre la chiusura dell'attività (o la determinazione di prescrizioni volte a superare le criticità riscontrate ad esempio chiudendo un reparto, sanificando ecc...).
Il sistema delineato dal pacchetto di igiene (reg. ce 852-853-882 del 2004) va in questa Direzione anche anche il recepimento nazionale (Dlgs 193/2007) è in questo senso.
Il Sindaco ha sempre il potere di ordinanza contingibile ed urgente ma che si può adottare solo in via residuale, cioè ove non sia sufficiente il provvedimento della ASL per la presenza di ulteriori elementi e fattori di rischio per la collettività.
Vi è ancora la tendenza diffusa di richiedere l'intervento del Comune, spesso impropriamente.