Buon giorno
Da qualche giorno il mio comune ( provincia di Brescia) è stato invaso da volantini del "Partito dei Poveri "
Verrà effettuata la raccolta di abiti usati porta a porta. Le finalità dell'iniziativa non sono chiare .
Per svolgere l'attività di raccolta di abiti usati porta a porta , deve essere richiesta qualche autorizzazione ?
Grazie
Per la raccolta porta a porta di abiti usati serve l'autorizzazione provinciale per l'attività di recupero di rifiuti non pericolosi ai sensi degli artt. 214 e 216 del D.Lgs. N° 152/2006 e s.m.i.
Inoltre il soggetto che effettua la raccolta deve essere in possesso di iscrizione all'Albo Gestori Ambientali.
I vestiti usati sono infatti considerati "rifiuti".
Grazie per la consueta chiarezza .
Buona Domenica
Cordialità
Il tutto a prescindere dalla finalità della raccolta?
Anche se trattasi di iniziativa a scopo benefico svolta da una onlus e non nell'esercizio di un'attività d'impresa?
Grazie
A quanto mi risulta Caritas e Humana (onlus x eccellenza nel settore) hanno le autorizzazioni....
Quindi a quanto mi risulta sì
Credi che il Suap debba entrare nel merito di una comunicazione pervenuta all'Ente (e non direttamente indirizzata all'Ufficio)...oppure trattasi unicamente di problema di vigilanza e controllo?
riferimento id:19355Poichè la richiesta non è di autorizzazione all'esercizio dell'attività (autorizzazione peraltro Provinciale) ma, immagino, di comunicazione in merito al passaggio sul territorio a mio avviso è vigilanza e controllo.
Ciò non toglie che l'Ente (o il SUAP) informi la ditta della necessità di essere in possesso del titolo all'esercizio dell'attività.
Anche per lo stoccaggio e la distribuzione di abiti usati serve l'autorizzazione provinciale?
riferimento id:19355Se sono rifiuti (raccolta finalizzata allo smaltimento/riciclaggio) sì.
Se sono invece sono finalizzati alla vendita allora si entra nel commercio dell'usato, ma in questo caso non siamo più di fronte all'indumento/rifiuto.
Caso diverso è infine la donazione gratuita; pensa ai contenitori posizionati sul territorio (pensa a quelli della Caritas, Humanitas e affini): gli abiti non sono rifiuti, in quanto non destinati ad essere distrutti/riciclati, ma donati a terzi.
E' la destinazione finale a definire se è rifiuto o meno.