Vorrei sottoporre alla vostra attenzione un caso a mio avviso singolare. Un circolo privato affiliato arci della mia città svolge attività musicali con concerti dal vivo e intrattenimenti danzanti. Gli eventi sono pubblicizzati sulle pagine facebook del circolo e sui vari siti internet. Il dipartimento cultura e spettacolo del comune ha emesso nei confronti del circolo una determinazione dirigenziale di cessazione delle attività di pubblico spettacolo sulla base degli accertamenti effettuati dalla polizia locale che attestavano che agli avventori non soci veniva rilasciata una tessera all'ingresso previo contestuale pagamento della quota associativa. A supporto della motivazione si cita nella determinazione la sentenza della Cass. Pen. Sez I n. 102341 del 02.10.1986 :"Il locale dove vengono dati spettacoli ai quali chiunque puo' assistere previo contemporaneo acquisto al botteghino della tessera di socio e del biglietto d'ingresso non e' da considerarsi circolo privato bensì luogo aperto al pubblico .......". Nonostante tale determinazione il circolo continua la sua attivita'. E' stato quindi richiesto l'intervento della Polizia Locale per far rispettare il divieto imposto dal dipartimento cultura e qui sta la singolarita' della situazione: la Polizia Locale ritiene che la determinazione dirigenziale imponga al circolo soltanto il divieto di fare spettacoli alla presenza di avventori non soci . Pertanto e' a loro avviso lecito che il circolo continui le sue attivita' se tutti i presenti sono in possesso della tessera di socio, indipendentemente dalle modalita' con cui tale tessera viene acquisita. Questo e' a mio avviso in palese contraddizione con quanto chiaramente riportato nella determinazione. Cosa si può fare per affiche venga applicato quanto imposto dal dipartimento cultura?
riferimento id:19042Che dire, la necessità di intervento mi sembra pacifica.
Puoi far leggere un po' di giurisprudenza amministrativa ricordando che la PA ha un dovere di intervento, con l'adozione di provvedimento, quando ragioni di equità e giustizia lo impongo.
A maggior ragione quando altre amministrazioni privati lo richiedano espressamente. Vedi i principi del diritto di cui all'art. 97 Cost. e gli altri come quello di legalità e buona fede.
Ti allego un paio di esempi di giurisprudenza amministrativa dov'è ben riassunta la questione.
Ti ringrazio per la solerte risposta, ma purtroppo ho già parlato con il responsabile della sezione dell'Ufficio Amministrativo della Polizia Locale sottoponendo alla sua attenzione le sentenze della Corte di Cassazione in materia ma mi è stato risposto che le sentenze di Corte di Cassazione non fanno legge (!!). Quindi di fatto la Determinazione Dirigenziale del dipartimento cultura è carta straccia considerando che il Circolo non la rispetta e la Polizia Locale non sa farla rispettare.
riferimento id:19042Le sentenze non fanno la legge ma aiutano a rispettarla :-)
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