Con atto notarile del 12.06.2012 Tizio ha affittato un Ristorante a Caio il quale ha chiesto al Comune il rilascio delle autorizzazioni per la somministrazione di alimenti e bevande e l’autorizzazione per attività alberghiera per subingresso. L'ufficio ha ricevuto da tizio un atto di risoluzione di contratto di affitto redatto da notaio e registrato presso l’Agenzia dell’Entrate dal quale si evince che:
Tizio e Caio, di comune accordo, dichiarano di sciogliere, a far data dal 25.02.2014, il contratto di affitto, Caio consente alla reintestazione delle licenze di attività di somministrazione in capo a Tizio, Caio restituisce le chiavi dei locali affittati.
Da una verifica effettuata presso la CCIAA la ditta Caio risulta cessata in data 09.04.2014. Caio si rifiuta di produrre al Comune la SCIA con la quale comunica la cessazione dell’attività e di consegnare la copia degli atti autorizzativi precedentemente ottenuti.
Che fare?
E’ corretto, alla luce dell’atto datato 25.02.2014, che Tizio presenti SCIA di subingresso nell’attività di ristorazione per cessazione contratto di affitto del 12.06.2012 e poiché non intende esercitare l’attività che presenti contestualmente una seconda SCIA di cessazione?
Grazie
PREMESSA: se le pratiche sono presentate cartacee sono IRRICEVIBILI!!!!!!!!!!!!!!!!!
1) il subingresso va in SCIA e non in autorizzazione (quindi non si fanno volture)
2) chi cessa NON DEVE restituire alcuna licenza (come farebbe in via telematica? se le tiene!)
3) il subentro è validissimo
4) come è del tutto legittimo subentrare e cessare senza iscriversi nuovamente in cciaa
MI SEMBRA TUTTO REGOLARISSIMO!!!!
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Chi vuol eseguire una lezione di approfondimento veda:
[color=red]Strutture ricettive, agriturismo, albergo diffuso, fattorie didattiche
Giovedì 8 Maggio 2014
ore 10:00 - 13:00[/color]
Altrimenti attenda il VIDEO su:
http://www.omniavis.com/index.php/2013-11-10-07-05-48/video-formativi