Con riferimento alla particolare fattispecie dell'affido di reparto, non esiste una univoca impostazione contabile e fiscale. In particolare da un quesito elaborato dalla rivista "IL Fisco" del 2010 in merito al trattamento fiscale di affido in gestione di un reparto di supermercato, lo stesso viene equiparato a un contratto di commissione per la vendita, ove il commissionario è il soggetto che affida e il committente il gestore. Secondo questa impostazione, il commissionario vende le merci in nome proprio e per conto del committente (gestore) e quest'ultimo, emette fattura al commissionario per l'importo dei corrispettivi incassati al netto del costo per il servizio prestato.
Si chiede se tale impostazione dal punto di vista contabile e fiscale sia corretta o la prassi suggerisce altra impostazione.
Con riferimento alla particolare fattispecie dell'affido di reparto, non esiste una univoca impostazione contabile e fiscale. In particolare da un quesito elaborato dalla rivista "IL Fisco" del 2010 in merito al trattamento fiscale di affido in gestione di un reparto di supermercato, lo stesso viene equiparato a un contratto di commissione per la vendita, ove il commissionario è il soggetto che affida e il committente il gestore. Secondo questa impostazione, il commissionario vende le merci in nome proprio e per conto del committente (gestore) e quest'ultimo, emette fattura al commissionario per l'importo dei corrispettivi incassati al netto del costo per il servizio prestato.
Si chiede se tale impostazione dal punto di vista contabile e fiscale sia corretta o la prassi suggerisce altra impostazione.
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La disciplina "amministrativa" del reparto (oggetto di regolamentazione diretta solo in alcuni contesti regionali, come la Toscana, e citata ma non regolamentata dalla disciplina nazionale sulle parafarmacie) configura il REPARTO come una struttura NON AUTONOMA, avviata all'interno di una attività principale (quindi senza collegamento diretto alla pubblica via).
Ciò premesso, anche alla luce della disposizione dell'art. 35 del Dlgs 59/2010 niente vieta che il reparto sia gestito AUTONOMAMENTE sotto il profilo fiscale e contabile da altro e distinti soggetto (ferma restando la non autonomia strutturale) tanto che il Ministero nella risoluzione n. 15417 del 30 gennaio 2014 (http://www.sviluppoeconomico.gov.it/images/stories/impresa/consumatori/15417parafarmacie.pdf) ammette orari diversificati fra le varie attività.
Vedi anche: http://www.commercio.marche.it/normativa/affitto%20di%20reparto%20media%20struttura.doc.pdf
Quanto alla disciplina civilistica ho forti dubbi circa l'applicazione del "contratto di commissione per la vendita" (http://www.diritto24.ilsole24ore.com/avvocatoAffari/mercatiImpresa/2013/09/la-commissione-per-la-vendita.php).
Ciò che da escludere è la cessione/affitto di ramo di azienda e la necessità del notaio per la sottoscrizione dell'atto di affidamento di reparto
Allego un approfondimento utile anche se datato
Approfondimenti:
http://www.adapt.it/forum-lavoro/viewtopic.php?f=7&t=482
Risoluzione n. 122063 del 3 maggio 2016 - Attività di commercio al dettaglio in sede fissa – Affidamento in gestione di reparto – Quesito
Venerdì, 15 Luglio 2016
La risoluzione n. 122063 del 3 maggio 2016, reca chiarimenti in merito all’istituto dell’affidamento di reparto commerciale, il quale non risulta disciplinato dal decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114.
http://buff.ly/29KdgDc