Salve, nel comune di Dicomano le scrivo per aprire un laboratorio di analisi chimiche, non cliniche!, che non è convenzionato con nessun ente e che invece è al semplice servizio della attività di consulenza di libera professione. I requisiti soggettivi ci sono poiché verrebbe gestito da un libero professionista chimico iscritto all'albo dei chimici.
Sui requisiti oggettivi ho qualche dubbio in più. Non dovrebbe essere attività soggetta a scia; quindi liberamente esercitabile. La permanenza in tale laboratorio è occasionale, circa 20 ore al mese e limitata ad una sola persona, il titolare della ditta, senza dipendenti né collaboratori. Avrei individuato per tale laboratorio un fondo al momento accatastato c6 (box auto) di altezza 240 cm. Mancando il requisito minimo di altezza per i luoghi di lavoro (2,70 m se non sbaglio...??) è possibile chiedere deroghe a tale limite per svolgere l'attività che ripeto è occasionale, non a tempo pieno e ricoperta dal solo titolare proprietario. Sempre per le stesse ragioni (lavoro saltuario) si può evitare la costruzione del bagno poiché si tratterebbe di locali annessi all'abitazione del libero professionista (dove quindi il bagno già c'è!)
Daniele, chimico
Ritengo che l'attività sia un'attività professionale non soggetta a procedura abilitativa diretta (SCIA o autorizzazione).
Potrebbero essere necessarie altre procedure indirette come la prevenzione incendi, emissioni in atmosfera, ecc. (credo di no ma è, in teoria, possibile).
Per l'utilizzazione di un fabbricato ai fini dell'esercizio d'impresa i problemi sono due tipi: urbanistici / destinazione uso e agibilità con tutto ciò che afferisce al d.lgs. 81/2008.
Non essendoci lavoratori direi che le condizioni che hai descritto possono essere ok, resta una destinazione d'uso non conforme ma su questo devi sentire l'ufficio tecnico comunale.
Grazie per la risposta, sig. Maccantelli.
Le volevo chiedere una ulteriore precisazione.
Non ho trovato traccia nel SUAP di competenza di formulazione o prestampati di SCIA per laboratori di analisi chimica.
Leggo però https://www.cportal.it/Moduli/Suap/Informazioni/scia.aspx
che non sono tenuti a presentare la SCIA i piccoli laboratori artigianali che impiegano fino a 3 addetti adibiti a prestazioni che:
* non producano, con impianti o macchine, emissioni in atmosfera ai sensi del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152;
* non abbiano scarichi idrici di tipo produttivo;
* non producano rifiuti speciali pericolosi;
* non abbiano un significativo impatto rumoroso con l'ambiente.
Riguardo al 1° punto gli scarichi di un lab. chimico sono considerati alla stregua di sfiati, non emettendo sostanze cancerogene o mutagene
(cit. DLgs 152/06) e quindi non autorizzati.
Riguardo il 2° punto, idem, gli scarichi idrici sono considerati alla stregua di scarichi civili e quindi non autorizzati, ricevendo solo acque di lavaggio.
Anche per il 4° punto, non ci sono emissioni rumorose particolari.
Riguardo il 3° punto, invece, i reagenti o i prodotti di reazione vengono raccolti e smaltiti come rifiuti pericolosi. Quindi solo per il 3° punto dovrei presentare SCIA?
Vi chiedo di argomentarmi questa risposta
Daniele Migliorini
Il riferimento alla SCIA che ha preso nel link citato è del tutto improprio.
La SCIA non è una procedura che occorre là dove la legge prevede un’abilitazione che possa essere ricondotta a SCIA. Un laboratorio artigianale non è sottoposto a procedure abilitative dirette. Un falegname non deve fare nessuna SCIA.
Il riferimento ai tre addetti riguarda scuramente la notifica ex art. 67 del d.lgs. n. 81/2008 (non è una SCIA).
Se il falegname presenta un ciclo produttivo con emissioni, scarichi, depositi di infiammabili, ecc. allora può aver bisogno di titoli abilitativi indiretti (sono eventuali in base all’attività). Spesso la prevenzioni incendi va in SCIA mentre le emissioni meno spesso e gli scarichi mai.
Se l’attività non rientra nell’allegato al DPR 227/2011 allora deve fare la valutazione di impatto acustica.
La gestione rifiuti credo che non venga fatta ma saranno conferiti a ditta specializzata (questa sarà autorizzatata alla gestione rifiuti)