Salve a tutti!
Discutendo quest'oggi con i miei colleghi che si occupano specificatamente delle procedure SUAP, ci è sorto un dubbio, relativo all'applicazione dell'art. 7 del D.P.R. 160/2010.
Nello specifico tale articolo prevede che un procedimento unico SUAP duri, di base, max 60 giorni: i max 30 giorni per l'istruttoria (comma 1), ed i successivi max 30 giorni per il provvedimento finale (comma 2).
Nel mezzo ci può stare la richiesta di documentazione integrativa all'utente che, correggetemi se sbaglio, determinerà la sospensione del procedimento per un max di 30 giorni, in applicazione dell'art. 2 comma 7 della Legge 241/1990.
Se però occorre acquisire intese, nulla osta, concerti o assensi di diverse amministrazioni pubbliche i cui relativi procedimenti abbiano una durata pari o inferiore a 90 giorni (e quindi l'indizione della Conferenza di Servizi sia facoltativa), cosa succede?
Il termine viene sospeso una seconda volta in attesa che dette amministrazioni si pronuncino? O si interrompe?
E poi: se le amministrazioni non si pronunciano, ai sensi dell'art. 38, comma 3, lett. h), del D.L. 112/2008, la P.A. procedente deve concludere obbligatoriamente il procedimento.
E se si pronunciano in ritardo, ma prioma che il procedimento sia concluso?
Oppure ancora, se dette amministrazioni, entro il termine (ribadisco, inferiore a 90 giorni) necessario per concludere l'endo-procedimento rappresentino esigenze istruttorie all'amministrazione procedente, il termine si interrompe in analogia con quanto previsto dal combinato disposto degli artt.16, comma 4, e 17 della L. 241/1990, oppure no?
E qualora si interrompa, visto che il combinato disposto degli artt.16, comma 4, e 17 della L. 241/1990 si limita a disporre che dal ricevimento delle integrazioni istruttorie richieste l'amministrazione deve pronunciarsi entro i successivi 15 giorni, ma nulla dice quanto tempo ha la P.A. procedente a fornire tali integrazioni, come dobbiamo comportarci?
Riepilogando, e "stirando" al massimo i tempi:
giorno 0 - istanza al SUAP
giorno 30 - SUAP chiede ulteriori documenti all'utente (concedendo 30 giorni)
giorno 60 - l'utente fornisce tali elementi integrativi
giorno 90 - il SUAP invia la pratica ad un Ente terzo per cui è previsto un endoprocedimento della durata di 90 giorni
giorno 180 - l'Ente terzo rappresenta esigenze istruttorie
giorno 180 + x (dove x è il numero di giorni necessario al SUAP x soddisfare tali esigenze istruttorie, termine che non riesco ad individuare da nessuna parte) - il SUAP fornisce gli elementi istruttori all'amministrazione richiedente
giorno 180 + x + 90 (dato che la richiesta di integrazioni istruttorie avanzata dall'amministrazione titolare dell'endoprocedimento interrompe il termine di durata dello stesso, che quindi toprna a decorrere dall'inizio) - l'amministrazione titolare dell'endoprocedimento fornisce il parere, nulla osta, ecc..., richiesto, oppure non si esprime
giorno 180 + x + 90 + ???????? (perchè a questo punto non è chiaro quanto tempo multeriore abbia il SUAP per pronunciarsi) - il SUAP conclude il procedimento.
HELP US!!!!!!!!!!
Salve a tutti!
Discutendo quest'oggi con i miei colleghi che si occupano specificatamente delle procedure SUAP, ci è sorto un dubbio, relativo all'applicazione dell'art. 7 del D.P.R. 160/2010.
Nello specifico tale articolo prevede che un procedimento unico SUAP duri, di base, max 60 giorni: i max 30 giorni per l'istruttoria (comma 1), ed i successivi max 30 giorni per il provvedimento finale (comma 2).
Nel mezzo ci può stare la richiesta di documentazione integrativa all'utente che, correggetemi se sbaglio, determinerà la sospensione del procedimento per un max di 30 giorni, in applicazione dell'art. 2 comma 7 della Legge 241/1990.
[color=red]DIPENDE:
1) se l'istanza è priva degli elementi essenziali è INAMMISSIBILE (tamquam non esset) e va dichiarata tale
2) se l'istanza è priva di documenti obbligatori ma ha gli elementi essenziali si ha INTERRUZIONE e quindi dalla presentazione delle integrazioni i termini ripartono da zero
3) negli altri casi si ha sospensione[/color]
Se però occorre acquisire intese, nulla osta, concerti o assensi di diverse amministrazioni pubbliche i cui relativi procedimenti abbiano una durata pari o inferiore a 90 giorni (e quindi l'indizione della Conferenza di Servizi sia facoltativa), cosa succede?
Il termine viene sospeso una seconda volta in attesa che dette amministrazioni si pronuncino? O si interrompe?
[color=red]No, questi atti devono arrivare entro il termine del procedimento[/color]
E poi: se le amministrazioni non si pronunciano, ai sensi dell'art. 38, comma 3, lett. h), del D.L. 112/2008, la P.A. procedente deve concludere obbligatoriamente il procedimento.
E se si pronunciano in ritardo, ma prioma che il procedimento sia concluso?
[color=red]Occorre tener conto dei pareri[/color]
Oppure ancora, se dette amministrazioni, entro il termine (ribadisco, inferiore a 90 giorni) necessario per concludere l'endo-procedimento rappresentino esigenze istruttorie all'amministrazione procedente, il termine si interrompe in analogia con quanto previsto dal combinato disposto degli artt.16, comma 4, e 17 della L. 241/1990, oppure no?
[color=red]Dipende.
Se mancano elementi essenziali si interrompe, altrimenti si sospende[/color]
E qualora si interrompa, visto che il combinato disposto degli artt.16, comma 4, e 17 della L. 241/1990 si limita a disporre che dal ricevimento delle integrazioni istruttorie richieste l'amministrazione deve pronunciarsi entro i successivi 15 giorni, ma nulla dice quanto tempo ha la P.A. procedente a fornire tali integrazioni, come dobbiamo comportarci?
Riepilogando, e "stirando" al massimo i tempi:
giorno 0 - istanza al SUAP
giorno 30 - SUAP chiede ulteriori documenti all'utente (concedendo 30 giorni)
giorno 60 - l'utente fornisce tali elementi integrativi
giorno 90 - il SUAP invia la pratica ad un Ente terzo per cui è previsto un endoprocedimento della durata di 90 giorni
giorno 180 - l'Ente terzo rappresenta esigenze istruttorie
giorno 180 + x (dove x è il numero di giorni necessario al SUAP x soddisfare tali esigenze istruttorie, termine che non riesco ad individuare da nessuna parte) - il SUAP fornisce gli elementi istruttori all'amministrazione richiedente
giorno 180 + x + 90 (dato che la richiesta di integrazioni istruttorie avanzata dall'amministrazione titolare dell'endoprocedimento interrompe il termine di durata dello stesso, che quindi toprna a decorrere dall'inizio) - l'amministrazione titolare dell'endoprocedimento fornisce il parere, nulla osta, ecc..., richiesto, oppure non si esprime
giorno 180 + x + 90 + ???????? (perchè a questo punto non è chiaro quanto tempo multeriore abbia il SUAP per pronunciarsi) - il SUAP conclude il procedimento.
HELP US!!!!!!!!!!
[color=red]Se tutto va male potrebbe essere anche così. Ma anche peggio. Se a seguito della richiesta di integrazioni l'interessato produce ancora integrazioni sbagliate si re-interrompe.
Se poi c'è preavviso di rigetto di interrompe ecc....
[/color]
Il mio pensiero sulla questione
Prima ipotesi: Il procedimento ai sensi dell’art. 7 del dpr 160/2010 deve concludersi entro 60 giorni. Entro i primi trenta giorni, se la pratica non mostra elementi tali da poter essere dichiarata inammissibile, il Suap, nel caso in cui valuti l’assenza di documentazione, può chiedere l’integrazione interrompendo - ( io preferisco sospendere l’istanza e chiedere di regolarizzarla, in quanto vi sono correnti di pensiero diverse per quanto concerne la richiesta di documentazione integrativa – da una parte c’è chi sostiene che una volta che il Suap ha richiesto l’integrazione, gli altri uffici coinvolti nel procedimento non possono più chiedere altre integrazioni in applicazione dell’art. 2, comma 7, della legge 241/1990 - dall’altra c’è chi sostiene che l’integrazione richiesta dal Suap è una sorta di regolarizzazione della documentazione mancante o delle notizie richieste che scaturisce da una verifica formale, mentre la richiesta di integrazione da parte degli uffici coinvolti nel procedimento scaturisce dalla verifica sostanziale degli atti) i termini per la conclusione del procedimento, che iniziano nuovamente a decorrere dalla presentazione della documentazione integrativa richiesta.
A questo punto dalla data di presentazione della documentazione integrativa al Suap restano solo 30 giorni per l’emissione del provvedimento finale espresso. Se si utilizza detta procedura, almeno che la P.A. non abbia stabilito con regolamento tempi diversi per la conclusione del procedimento specifico di cui si tratta, scaduti i 60 giorni si matura il silenzio-assenso. Pertanto il responsabile Suap deve coordinare i tempi dell’istruttoria per far si che la stessa venga emanata dagli uffici coinvolti nel procedimento con congruo anticipo, ovvero prima che vengano a scadenza i 30 giorni.
Pertanto con il procedimento ordinario la tempistica è la seguente: 30 giorni per l’esame dell’istanza da parte del Suap – 30 giorni il tempo massimo per la presentazione della documentazione integrativa - 30 giorni per l’emanazione del provvedimento = Totale giorni 90
Seconda ipotesi ai sensi del comm3, dell’art. 7, citato: Conferenza di servizi facoltativa.
Quando e' necessario acquisire intese, nulla osta, concerti o assensi di diverse amministrazioni pubbliche, il responsabile del SUAP può indire una conferenza di servizi ai sensi e per gli effetti
previsti dagli articoli da 14 a 14-quinquies della legge 7 agosto 1990, n. 241. E’ vero che la conferenza è facoltativa e, quindi, discrezionale per il responsabile Suap, ma detto procedimento è alternativo a quello ordinario descritto nella prima ipotesi, quindi:
- se la pratica non mostra elementi tali da poter essere dichiarata inammissibile, il responsabile Suap , nel caso in cui valuti l’assenza di documentazione, può chiedere l’integrazione interrompendo (io preferisco sospendere l’istanza e chiedere di regolarizzarla) i termini per la conclusione del procedimento, che iniziano nuovamente a decorrere dalla presentazione della documentazione integrativa richiesta. Una volta ricevuta la documentazione integrativa, il responsabile Suap deve, in quel momento, decidere se utilizzare il procedimento ordinario o se avviare la conferenza di servizi, non lo può decidere dopo i 60 giorni sanciti dall’art. 7;
- pertanto ricevuta la documentazione integrativa, se opta per la conferenza di servizi, allora il procedimento segue la procedura dell’art. 14 e seguenti della legge 241/1990;
a) indizione della conferenza dei servizi;
b) convocazione della conferenza di servizi entro 15 giorni a partire dalla data di indizione, con invio agli uffici ed enti terzi invitati alla Conferenza della documentazione presente agli atti del Suap;
c) nella prima riunione la conferenza determina il termine per l'adozione della decisione conclusiva, che comunque non può superare i 90 giorni(termine tassativo);
d) entro detto termine gli uffici ed enti terzi invitati alla conferenza possono richiedere (per una sola volta) all’impresa (che deve essere invitata) chiarimenti e/o la presentazione di ulteriore documentazione integrativa . La richiesta di documentazione integrativa, deve essere presentata dall’impresa entro i termini stabiliti in sede di conferenza. Gli artt.14 e seguenti della legge 241/1990 non prevedono per la richiesta all’impresa in sede di conferenza della documentazione integrativa, alcuna interruzione dei termini, restano fermi i 90 giorni per la conclusione della conferenza stessa, pertanto:
Se l’impresa nei termini dovuti ha presentato la documentazione richiesta la Conferenza, previa verifica di quanto presentato ha l’obbligo di chiudere, entro i 90 giorni dalla prima riunione, positivamente o negativamente la conferenza;
Se l’impresa non ha presentato la documentazione richiesta la Conferenza si chiude con esito negativo.
Pertanto con la conferenza di Servizi la tempistica è la seguente : 30 giorni per l’esame dell’istanza da parte del Suap – 30 giorni il tempo massimo per la presentazione della documentazione integrativa se richiesta dal Suap – 90 giorni per la conclusione della conferenza = Totale giorni 150
Ai termini sopra indicati si potrebbero aggiungere i tempi sanciti dal comma 2, dell’art.14-ter della legge 241/1990.
Non comprendo come si possa parlare di 180 giorni e più per la conclusione di un procedimento, ordinario, considerato che solo in caso di conferenza di servizi ( introdotta per accelerare i tempi di risposta) di un procedimento complesso in cui sia richiesta la VIA il procedimento, sommando i tempi dettati dall’art.14-ter, comma 4, si conclude nel termine massimo di 240 giorni.
Cordiali saluti