Data: 2014-03-13 11:05:07

STUDIO ODONTOIATRICO NON ESCLUSIVO

AVREI NECESSITA' DI UN CHIARIMENTO RIFERITO AL SEGUENTE PROBLEMA:
In uno studio odontoiatrico non esclusivo operano  già da tempo due professionisti, un medico chirurgo con la specializzazione in odontoiatria, il quale si occupa dell'attività conservativa, endodonzia, chirurgia orale, implantologia, parodontologia e protesi ed un'altro professionista, con la stessa laurea e specializzazione, il quale si occupa dell'ortodonzia. I professionisti si alternano nell'orario nello stesso ambulatorio. Per l'immobile, il primo professionista, ha stipulato un contratto di locazione ad uso diverso dall'abitazione con il proprietario. Entrambi  i medici hanno stipulato un contratto di concessione d'uso  dell'ambulatorio attrezzato con il centro servizi (regolarmente iscritto in CCIAA)  che offre i locali completamente attrezzati ed anche il lavoro di segreteria per gli appuntamenti. I due professionisti hanno presentato al Comune la SCIA di avvio attività indicando  le prestazioni diagnostiche che praticano. Si precisa che entrambi i professionisti fatturano in proprio.

Di recente i NAS hanno rilevato il fatto che nello studio prestano la loro attività anche una igienista dentale ed un altro medico odontoiatra. L'igienista dentale effettua la propria attività in compresenza con il primo medico,  che ha anche preso in affitto i locali,  pur essendo intestataria a sua volta di un contratto di concessione d'uso  dei locali attrezzati con il centro servizi.  L'ultimo medico odontoiatra, esercita la professione sia in compresenza che da sola all'interno dell'ambulatorio. Anch'egli  è titolare di un  contratto di concessione d'uso dei locali attrezzatisi con la società di servizi. Sia l'igienista dentale che quest'ultimo professionista  fatturano in proprio.
Il problema è questo: anche l'igienista dentale e l'ultimo (in ordine di tempo) odontoiatra devono presentare la SCIA di avvio attività di studio non esclusivo?
Se fosse così, quel'è la discriminante?  Il fatto che fatturino in proprio oppure la mancata compresenza con il primo medico, il quale dato che è l'unico titolare del contratto di locazione dell'immobile,  potrebbe essere individuato come il medico responsabile delle attività professionali svolte all'interno dell'ambulatorio?
Grazie




riferimento id:18457

Data: 2014-03-14 18:25:36

Re:STUDIO ODONTOIATRICO NON ESCLUSIVO

[i]AVREI NECESSITA' DI UN CHIARIMENTO RIFERITO AL SEGUENTE PROBLEMA:
In uno studio odontoiatrico non esclusivo operano  già da tempo due professionisti, un medico chirurgo con la specializzazione in odontoiatria, il quale si occupa dell'attività conservativa, endodonzia, chirurgia orale, implantologia, parodontologia e protesi ed un'altro professionista, con la stessa laurea e specializzazione, il quale si occupa dell'ortodonzia. I professionisti si alternano nell'orario nello stesso ambulatorio. Per l'immobile, il primo professionista, ha stipulato un contratto di locazione ad uso diverso dall'abitazione con il proprietario. Entrambi  i medici hanno stipulato un contratto di concessione d'uso  dell'ambulatorio attrezzato con il centro servizi (regolarmente iscritto in CCIAA)  che offre i locali completamente attrezzati ed anche il lavoro di segreteria per gli appuntamenti. I due professionisti hanno presentato al Comune la SCIA di avvio attività indicando  le prestazioni diagnostiche che praticano. Si precisa che entrambi i professionisti fatturano in proprio.[/i]

[b]Fin qui due professionisti e due SCIA. Ai nostri fini non è rilevante come, da un punto di vista privatistico, i professionisti siano in possesso dell’immobile oggetto di attività.
Mi sembra di capire che non sia uno studio medico associato / associazione fra medici ma un esercizio congiunto fra professionisti fra i quali non vige nessun tipo di contratto di associazione, neanche il più light.[/b]

[i]
Di recente i NAS hanno rilevato il fatto che nello studio prestano la loro attività anche una igienista dentale ed un altro medico odontoiatra. L'igienista dentale effettua la propria attività in compresenza con il primo medico,  che ha anche preso in affitto i locali,  pur essendo intestataria a sua volta di un contratto di concessione d'uso  dei locali attrezzati con il centro servizi.  L'ultimo medico odontoiatra, esercita la professione sia in compresenza che da sola all'interno dell'ambulatorio. Anch'egli  è titolare di un  contratto di concessione d'uso dei locali attrezzatisi con la società di servizi. Sia l'igienista dentale che quest'ultimo professionista  fatturano in proprio.
Il problema è questo: anche l'igienista dentale e l'ultimo (in ordine di tempo) odontoiatra devono presentare la SCIA di avvio attività di studio non esclusivo?
Se fosse così, quel'è la discriminante?  Il fatto che fatturino in proprio oppure la mancata compresenza con il primo medico, il quale dato che è l'unico titolare del contratto di locazione dell'immobile,  potrebbe essere individuato come il medico responsabile delle attività professionali svolte all'interno dell'ambulatorio?
Grazie[/i]

[b]L’igienista dentale è una professione sanitaria non medica e come tale non sottoposta ad abilitazione (SCIA o autorizzazione). Da “normattiva.it” puoi scaricarti il DM 137/99, è la norma che individua il profilo professionale dell’igienista e le relative condizioni per l’esercizio dell’attività. L’igienista può essere sia dipendente che libero professionista.
In relazione all’ultimo professionista citato, è pacifico che anch’esso debba presentare una SCIA (se anche lui a “minore invasività”).
Anche se fosse uno studio associato occorrerebbe un’unica SCIA con l’indicazione dei dati di ogni professionista e relativa firma (vedi la modulistica di cui al decreto dirigenziale 6101/2012). Quindi, in questo caso, accorerebbe nuova SCIA con l’indicazione del nuovo soggetto in associazione.[/b]


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