Premesso che il nostro comune è stato inserito con DGR 8/6532 del 30/01/2008 nei comuni con attrattività turistica individuati dal dduoo 8902 del 02/08/2007, considerato che l'art.103 c.13 lettere da a) ad e) della LR 6/2010 prevede una differente individuazione degli ambiti territoriali a forte attrattività (senza menzionare la DGR 8/6532 del 30/01/2008) in cui il nostro Comune non rientra. Ora il centro commerciale ubicato sul nostro territorio intende effettuare fino al 04/09/2011 apertura per tutte le prossime domeniche in forza del DL 98/2011 art.35 c.6: che dobbiamo fare? vale l'inserimento nell'elenco di cui alla DGR del 2008 o vale quanto stabilito dalla LR 6/2010 e quindi non rientriamo tra i Comuni coinvolti dal DL 98/2011? ???
riferimento id:1839
Premesso che il nostro comune è stato inserito con DGR 8/6532 del 30/01/2008 nei comuni con attrattività turistica individuati dal dduoo 8902 del 02/08/2007, considerato che l'art.103 c.13 lettere da a) ad e) della LR 6/2010 prevede una differente individuazione degli ambiti territoriali a forte attrattività (senza menzionare la DGR 8/6532 del 30/01/2008) in cui il nostro Comune non rientra. Ora il centro commerciale ubicato sul nostro territorio intende effettuare fino al 04/09/2011 apertura per tutte le prossime domeniche in forza del DL 98/2011 art.35 c.6: che dobbiamo fare? vale l'inserimento nell'elenco di cui alla DGR del 2008 o vale quanto stabilito dalla LR 6/2010 e quindi non rientriamo tra i Comuni coinvolti dal DL 98/2011? ???
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Secondo me il vostro Comune rientra nell'elenco dei comuni turistici e quindi si applicano le disposizioni del Dl 98/2011 non appena il Comune adotta la proposta di ordinanza (il decreto non trova immediata attuazione in assenza di un recepimento comunale o regionale)
la discplina della lr 6/2010 sui centri di forte attrattività è altra e distinta cosa.
Mi inserisco come mio solito in altri topic per chiedere una mano a rispondere ad alcuni dubbi anzi ad un dubbio: nell'ordinanza da applicare per la liberalizzazione degli orari, quella che ho scaricato da Omniavis (ovviamente), si parla anche della somministrazione di alimenti e bevande. E' un refuso oppure fa solo riferimento alla Legge 248/2006 che parla di esercizi di vicinato e somministrazione? oppure anche per bar et similia si applica una liberalizzazzione totale degli orari di apertura?
Grazie e buona giornata.
Mi inserisco come mio solito in altri topic per chiedere una mano a rispondere ad alcuni dubbi anzi ad un dubbio: nell'ordinanza da applicare per la liberalizzazione degli orari, quella che ho scaricato da Omniavis (ovviamente), si parla anche della somministrazione di alimenti e bevande. E' un refuso oppure fa solo riferimento alla Legge 248/2006 che parla di esercizi di vicinato e somministrazione? oppure anche per bar et similia si applica una liberalizzazzione totale degli orari di apertura?
Grazie e buona giornata.
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La disciplina di liberalizzazione riguarda le attività di cui all'art. 3 del dl 223/2006 che sono:
1) commercio al dettaglio
2) somministrazione
Quindi nell'ordinanza ho inserito entrambe le attività e per entrambe valgono le liberalizzazioni nei comuni turistici e città d'arte.
Quindi, tanto per fare un esempio, i bar possono fare l'orario che vogliono non dovendo nemmeno rispettare la chiusura per 4 ore tra la chiusura notturna e la riapertura? Faccio questa domanda puerile perché dovendo poi relazionarmi con il Sindaco non vorrei dare informazioni sbagliate.
Sarebbe possibile riferire l'apertura solo agli esercizi di vicinato?
Quindi, tanto per fare un esempio, i bar possono fare l'orario che vogliono non dovendo nemmeno rispettare la chiusura per 4 ore tra la chiusura notturna e la riapertura? Faccio questa domanda puerile perché dovendo poi relazionarmi con il Sindaco non vorrei dare informazioni sbagliate.
[color=red]Certo, la liberalizzazione è PIENA e riguarda anche gli esercizi di somministrazione[/color]
Sarebbe possibile riferire l'apertura solo agli esercizi di vicinato?
[color=red]NON è possibile. la norma ha un campo di applicazione che riguarda il commercio al dettaglio e la somministrazione senza possibilità di intervento limitativo da parte del Comune[/color]