Data: 2014-03-01 07:19:40

Gelateria si ma caffè no

Buongiorno,
il mio nome è Marco e dopo anni di lavoro dipendente ho deciso di aprire una mia attività.

Ho trovato un buon franchising (non è questo il problema) e con loro aprirò a brevissimo una gelateria d'asporto ma in partenza l'attività sarebbe dovuta essere una gelateria con un piccolo angolo caffetteria (così da avere anche un introito invernale anche se basso).

Purtroppo parlando con l'ufficiale sanitario di zona (Patti), ci è stato fatto presente questo schema (seppur non riportato in nessun documento, nè su richiesta ci è stato mostrato):

- Gelateria d'asporto (completamente senza tavoli): 1 bagno
- Gelateria + Caffetteria (completamente senza tavoli): 2 bagni (uno per portatori di handicap)
- Gelateria + Caffetteria (con 3-4 tavolini): 3 bagni (uno per portatori di handicap)

Purtroppo il locale (che è non è di mia proprietà) ha un solo bagno, non è particolarmente grande, il proprietario non è d'accordo nel farne un altro e soprattutto al momento non avrei la possibilità economica di fare un secondo bagno per i portatori di handicap.

Quello che mi chiedevo e se effettivamente questa fosse la situazione, perchè purtroppo anche chiamando la sede dell'ASP di Messina non ci è stata data alcuna informazione, anzi ci è stato detto di parlare con l'urbanistica del comune.. ed ovviamente al comune ci han detto che di queste cose se ne occupa l'ufficiale sanitario.

Infine, se decidessi di aggiungere la caffetteria in un secondo momento (tra 1 anno per dire), sarebbe comunque da edificare questo secondo bagno?

Vi ringrazio anticipatamente per il Vostro consiglio ed aiuto
Saluti
Marco

Ps A livello di consiglio, data la Vostra esperienza, se la caffetteria è off-limits, quali altri prodotti potrei aggiungere per "sopravvivere" all'inverno? Cornetteria (in cui chiaramente i prodotti non possono esser fatti da noi, quindi surgelati o acquistati da terzi) notturna? Grazie ancora.

riferimento id:18319

Data: 2014-03-01 08:51:31

Re:Gelateria si ma caffè no

Ciao,
benvenuto nel forum e IN BOCCA AL LUPO per la tua attività

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Purtoppo su questi temi occorre dire che:
- il dato normativo non è chiaro
- le posizioni di Comune e ASL sono spesso restrittive e aprioristicamente restrittive
- vi sono margini di azione ma ... rischiosi

SPIEGO:
Nessuna norma impone un certo numero di bagni in funzione del tipo di prodotti venduti o somministrati. NESSUNA. Nè il regolamento edilizio comunale può arrivare a tanto (ed escludo lo faccia quello del tuo Comune).
Ciò detto, purtropppo la risposta che ti è stata data è figlia di un EQUIVOCO DI FONDO, cioè che tutto ciò che è vendita che consente il consumo sul posto sia SOMMINISTRAZIONE e quindi sia soggetta a requisiti sanitari strutturali (bagno) ulteriori.
Così non è, così non lo è più almeno dal 2006 quando è nata la definizione di SOMMINISTRAZIONE NON ASSISTITA. (cerca in questo forum i numerosi interventi su questo tema)

A mio avviso tu puoi senz'altro fare la caffetteria, cornetteria e vendere qualunque altro tipo di prodotto alimentare, anche mettendo tavoli e sedie (anche 10 se vuoi) SENZA DOVERTI DOTARE di requisiti sanitari strutturali (bagni) ulteriori rispetto al minimo prescritto per gli esercizi di vendita alimentare.
L'esercizio di vendita alimentare, fra l'altro, NON ha necessità di avere alcun bagno per il pubblico (mentre ne serve uno per i dipendenti, se li avrai).

Quindi, paradossalmente, potresti aprire anche senza bagno al pubblico.

Ciò detto, quello che ti dico è frutto di una evoluzione normativa e giurisprudenziale difficile da sintetizzare qui (come ti dicevo vedi i nostri interventi precedenti). Tuitto nasce dall'art. 3 del D.L. 223/2006 sulla somministrazione non assistita e trova spunti nel regolamento CE 852/2004.

Ciao

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