Il titolare di un attività di somministrazione vorrebbe vendere "a domicilio" a uffici negozi ecc. salati prodotti nella cucina del bar, si configura come attività di vendita a domicilio del consumatore o la considero un semplice servizio al cliente? Nel secondo caso occorre fare qualcosa?
riferimento id:18312Se le ordinazioni vengono fatte al bar si può configurare come un semplice servizio accessorio di consegna. Si tende a considerare vendita al domicilio quando qualcuno si reca presso il domicilio è offre dei prodotti ai fini del possibile acquisto.
Anche da un punto di vista igienico sanitario, non ci vedrei una modifica sostanziale all'esercizio dell'attività tale da essere notificata ai sensi del Reg. CE 852/2004.
Tuttavia, in via garantista, consiglierei di farla per non dare l'occasione per una eventuale sanzione. Si potrebbe interpretare la fattispecie come una nuova specificazione dell'attività afferente al trasporto alimenti, a maggior ragione se fatto con regolarità e con un mezzo specifico.