Ciao,
so che nel Forum se n'è già parlato ma la mia domanda ha un risvolto diverso dai precedenti post...e poi vorrei un vs parere!!!
Abbiamo un organo di controllo che ha sanzionato un'attività di locazione turistica svolta in parecchi appartamenti, facenti parte di un unico complesso immobiliare di proprietà di due coniugi (in comunione dei beni) che sono anche gli unici due condomini di un soggetto giuridico a sé stante, che “gestisce” l’attività turistica.
Gli agenti accertatori hanno contestato – e sanzionato - l’esercizio di CAV senza titolo abilitativo, in particolare per: i soliti servizi accessori - fornitura di biancheria (non il cambio, proprio la fornitura!) pulizia settimanale, noleggio bici - e soprattutto per la presunta gestione d’impresa, organizzata e non occasionale, per l’elevato numero delle unità abitative affittate e per la presenza di una persona dagli accertatori identificata come receptionist .
La struttura si pubblicizza sul sito come “Condominio xxx”; inoltre i due coniugi non intendono avere un CAV e dichiarano nelle difese che la receptionist è in realtà regolarmente assunta dal condominio come portinaia, che si tratta di locazione turistica solo perché non trovano locatari di lungo periodo e che pagano regolarmente le tasse dovute. In effetti hanno prodotto la loro ultima dich dei redditi, in cui ciascuno dichiara gli importi della locazione contabilizzati con il regime della cedolare secca; c’è da tenere presente peraltro che le ricevute rilasciate agli ospiti sono emesse dal soggetto giuridico “Condominio xxx”.
Siamo incerti su come muoverci in un caso del genere, ai fini dell’applicazione della sanzione… in particolare se valutare come attività d’impresa quella svolta dalle persone fisiche tramite il soggetto giuridico condominio, su cui si incentra a nostro avviso tutta la questione. Dal punto di vista esclusivamente fiscale vorremmo anche capire se ci sia molta convenienza a svolgere l’attività in questa forma di locazione turistica (fatto che potrebbe giustificare la riluttanza ad aprire un CAV ) piuttosto che avere un’attività ricettiva (con relativa iscrizione al registro imprese ecc).
Grazie mille.
Ciao,
so che nel Forum se n'è già parlato ma la mia domanda ha un risvolto diverso dai precedenti post...e poi vorrei un vs parere!!!
Abbiamo un organo di controllo che ha sanzionato un'attività di locazione turistica svolta in parecchi appartamenti, facenti parte di un unico complesso immobiliare di proprietà di due coniugi (in comunione dei beni) che sono anche gli unici due condomini di un soggetto giuridico a sé stante, che “gestisce” l’attività turistica.
Gli agenti accertatori hanno contestato – e sanzionato - l’esercizio di CAV senza titolo abilitativo, in particolare per: i soliti servizi accessori - fornitura di biancheria (non il cambio, proprio la fornitura!) pulizia settimanale, noleggio bici - e soprattutto per la presunta gestione d’impresa, organizzata e non occasionale, per l’elevato numero delle unità abitative affittate e per la presenza di una persona dagli accertatori identificata come receptionist .
La struttura si pubblicizza sul sito come “Condominio xxx”; inoltre i due coniugi non intendono avere un CAV e dichiarano nelle difese che la receptionist è in realtà regolarmente assunta dal condominio come portinaia, che si tratta di locazione turistica solo perché non trovano locatari di lungo periodo e che pagano regolarmente le tasse dovute. In effetti hanno prodotto la loro ultima dich dei redditi, in cui ciascuno dichiara gli importi della locazione contabilizzati con il regime della cedolare secca; c’è da tenere presente peraltro che le ricevute rilasciate agli ospiti sono emesse dal soggetto giuridico “Condominio xxx”.
Siamo incerti su come muoverci in un caso del genere, ai fini dell’applicazione della sanzione… in particolare se valutare come attività d’impresa quella svolta dalle persone fisiche tramite il soggetto giuridico condominio, su cui si incentra a nostro avviso tutta la questione. Dal punto di vista esclusivamente fiscale vorremmo anche capire se ci sia molta convenienza a svolgere l’attività in questa forma di locazione turistica (fatto che potrebbe giustificare la riluttanza ad aprire un CAV ) piuttosto che avere un’attività ricettiva (con relativa iscrizione al registro imprese ecc).
Grazie mille.
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SOLUZIONE BRUTALE che consiglio in questi casi:
1) fai avvio del procedimento
2) invia tutto alla Guardia di Finanza
Aspetta gli esiti della verifica della Guardia di Finanza, saranno loro a verificare se si tratta di locazione turistica o di attività ricettiva mascherata.