Buon giorno
Quali comunicazioni il gestore di un pubblico esercizio ( BAR), autorizzato ai sensi dell'art 69 L.R. 6/2010 , deve effettuare nei confronti del comune per la nuova installare di apparecchi da gioco di cui all'art 110 comma 6 let "A" del TULPS .
Ringrazio anticipatamente
Saluti cordiali
Mauro
Essendo autorizzato ex art. 86 del TULPS non deve fare nulla, salvo attenersi a quanto leggi qui: [url=http://www.omniavis.it/web/forum/index.php?topic=17676.msg33093#msg33093]http://www.omniavis.it/web/forum/index.php?topic=17676.msg33093#msg33093[/url]
riferimento id:17709Ammesso e non concesso che il nuovo impianto normativo regionale contro la ludopatia (L.R. e DGR) regga ad un probabile ricorso giurisdizionale . Considerato che i titolari di P.E. non devono comunicare alcunchè al comune , sarà sicuramente una bella sfida per gli uffici comunali , P.L. in primis , l'accertamento di eventuali nuove installazioni di giochi art 110 comma 6 let "a" all'interno dei 500 metri dai luoghi sensibili.
Cordialmente
Mauro
Concordo con lei sulla questione della legittimità della norma, infatti consiglio di... aspettare.
Invece se si vogliono fare le verifiche non é impossibile... É sufficiente fare un sopralluogo, rilevare cosa installato, e verificare periodicamente che nulla é cambiato.
E poi si può sempre chiedere ai Monopoli...
Credo che una convenzione con l'ufficio provinciale di AAMS , per la condivisione dei dati , potrebbe essere la via più efficace.
Sempre che AAMS abbia l'interesse per farlo.
Che Lei sappia oltre al trasferimento dei dati di gioco , gli apparecchi sono geolocalizzati da AAMS ?
Con cordialità e stima
Mauro
Sicuramente è fattibile la geolocalizzazione vista la tecnologia usata.
Ma non ho riscontri oggettivi in tal senso.
La convenzione è la soluzione migliore, ma dubito facilmente attuabile.
Più immediato il controllo diretto, ma implica l'utilizzo di personale a discapito di altre attività dell'amministrazione...
Pur condividendo la necessità di un'azione mirata a combattere la ludopatia, ritengo la forma basata sulla distanza poco utile in quanto "sposta" il problema di pochi metri, o peggio, invita a usare il gioco online, meno controllato e controllabile.
A questo punto perché non vietare anche il gioco online nei 500 metri? Ovviamente é solo una provocazione!
A mio sommesso parere , considerata l'attuale capillarità dell'offerta i gioco "lecito" , oltre 450.000 apparecchi da gioco installati a fine 2013 (newslot + VLT) , ho l'impressione che , sia lo Stato con le "formule di avvertimento" introdotte dal decreto Balduzzi , che la regione lombardia , con l'ultima L.R. stiano tentando di chiudere la porta di una stalla ormai vuota.
Ha notizie in merito all'orientamento della questura per il rilascio delle nuove licenze art 88 TULPS per le VLT dopo il 28 gennaio 2014 ?
Saluti cordiali
Mauro