Buongiorno,
questa mattina ci è stato posto il seguente quesito:
"Vi scrivo per avere delucidazioni in merito l'usufrutto di "postazioni in affitto" per la professione di tatuatori nella regione toscana.
In breve: al momento di dover richiedere la scia al Suap di competenza, mi sono accorto che vi è un vuoto legislativo riguardo la possibilità sopra scritta.
Nello specifico: il mestiere di tatuatore (come quello di igienista dentale, etc) prevede di spostarsi di studio in studio (studi comunque già forniti dell'opportuna dia), usufruendo sempre e solo di postazioni in affitto. Premetto che non sto parlando di esercitare in maniera "itinerante" o a "domicilio" o cose del genere.
Dico solo che la nostra professione prevede, sia per approfondire la tecnica che per avere continuità lavorativa, di muoversi sul territorio nazionale (se non internazionale), a questo deve essere poi aggiunto il fatto che si può e si consiglia di dare prestazione anche nelle dovute convention (riconosciute anche da un punto di vista legislativo).
In ultimo: lo studio dove ho portato a termine il mio stage di qualifica, e che mi ha dato la disponibilità dei suoi locali per aprire la mia scia, di fatto non è "mio", né in società con il titolare, né sotto forma di dipendente: il titolare mi dà la disponibilità di avere una postazione in affitto, nella quale esercitare a giorni ed orai pattuiti i miei servizi professionali"
Ringranziando anticipatamente per la collaborazione, colgo l'occasione per porgere cordiali saluti
Guarda qua:
https://dpe.confartigianato.it/system/files/private/ALLEGATO%20AFFITTO%20POLTRONA_0.pdf
è un documento predisposto dalla confartigianato e può rappresentare un buon vademecum per l'esercizio dell'attività. Tale documento tine econto anche dell'avviso comune tra le parti firmatarie dell'ultimo CCNL di settore.
Hai ragione quando dici che c'è un vuoto normativo ma ricorda che in Italia vige il principio che l'iniziativa l'attività economica privata sono libere ed è permesso tutto ciò che non è espressamente vietato dalla legge.
Comuque, dato che l'esercizio dell'attività è sottoposto alla dichiarazione dei requisiti personali e ambientali, va de sé che l'affittuario della poltrona debba presentare quacosa al Comune competente.
Se il comune competente non ha ancora espresso una linea di indirizzo o non ha modulistica va bene una SCIA per avvio attività specificando in relazione tecnica la particolare titpologia di attività. Il dante causa firmerà anch'esso il modello per evitare possibili incomprensioni con il comune.
Il comune di Milano, ad esempio, ha prevsito, invece, una semplicie comunicazione di affidamento di reparto, vedi qua: http://www.cnamilano.it/assets/Delibera-1269-del-28-giugno-2013-Affido-di-poltrona.pdf