Ciao,
vorrei sapere se è ancora in vigore la il D.P.R. 514 del 19 novembre 1997 o ne è implicita l'abrogazione a seguito dell'abrogazione della legge 15 marzo 1997, n.59. (scusa la ripetizione)
Quindi, per l'attività di vendita e deposito di prodotti alimentari è sufficiente la notifica 852/2004? oltre alla presentazione di ulteriore documentazione necessaria all'attività.
Non sono riuscita a trovare normative regionali che disciplinano la materia, ma esiste qualcosa?
Grazie
Mi riservo di approfondire ma sei sicuro della abrogazione della legge 59/1997 e quindi della non applicazione del DPR 514/1997?
Vedi anche qua:
http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pagineAree_1170_listaFile_itemName_1_file.pdf
La procedura ex DPR 514/97 possono avere valore di notifica sanitaria ex reg. Ce 852/04.
Ciao,
dal sito "normattiva" ho verificato che il DLgs 26 maggio 1997, n. 155 è stata abrogata dal DLGS 6/11/2007, n. 193, di conseguenza si può ritenere abrogato anche il suo regolamento, il DPR 19/11/1997, n. 514?
ti pongo questo quesito, perchè anche io avevo scaricato "la normativa additivi alimentari, aggiornata al 4 settembre 2013", dalla quale risulta ancora in vigore il DPR 514.
grazie di nuovo
Ciao,
dal sito "normattiva" ho verificato che il DLgs 26 maggio 1997, n. 155 è stata abrogata dal DLGS 6/11/2007, n. 193, di conseguenza si può ritenere abrogato anche il suo regolamento, il DPR 19/11/1997, n. 514?
ti pongo questo quesito, perchè anche io avevo scaricato "la normativa additivi alimentari, aggiornata al 4 settembre 2013", dalla quale risulta ancora in vigore il DPR 514.
grazie di nuovo
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Il D.P.R. 19 novembre 1997, n. 514 "Regolamento recante disciplina del procedimento di autorizzazione alla produzione, commercializzazione e deposito di additivi alimentari, a norma dell'articolo 20, comma 8, della L. 15 marzo 1997, n. 59 " è FORMALMENTE ANCORA IN VIGORE
(1) Pubblicato nella Gazz. Uff. 13 marzo 1998, n. 60.
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Visto l'articolo 87 della Costituzione;
Visto l'articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400;
Visto l'articolo 20 della legge 15 marzo 1997, n. 59, allegato 1, n. 44;
Vista la legge 30 aprile 1962, n. 283;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 26 marzo 1980, n. 327;
Visto il decreto 27 febbraio 1996, n. 209 del Ministro della sanità, concernente la disciplina degli additivi alimentari consentiti nella preparazione e per la conservazione delle sostanze alimentari in attuazione delle direttive 94/34/CE, 94/35/CE, 94/36/CE, 95/2/CE e 95/31/CE;
Visto il decreto legislativo 3 marzo 1993, n. 123, in materia di controllo ufficiale dei prodotti alimentari;
Visto il decreto legislativo 25 gennaio 1992, n. 107;
Visto il decreto 25 giugno 1993, n. 459 del Ministro della sanità;
Vista la preliminare deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 5 agosto 1997;
Sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano;
Acquisito il parere delle competenti commissioni del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati;
Udito il parere del Consiglio di Stato, espresso dalla sezione consultiva per gli atti normativi nell'adunanza del 3 novembre 1997;
Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 14 novembre 1997;
Sulla proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri e del Ministro per la funzione pubblica e gli affari regionali, di concerto con i Ministri della sanità e dell'industria, del commercio e dell'artigianato;
Emana il seguente regolamento:
1. Produzione, commercializzazione e deposito degli additivi alimentari.
1. L'autorizzazione alla produzione, al commercio e al deposito ai fini della commercializzazione degli additivi alimentari è rilasciata dalla regione o dalle province autonome di Trento e Bolzano territorialmente competenti o dalle autorità dalle stesse delegate.
2. Il legale rappresentante dell'impresa interessato al rilascio dell'autorizzazione di cui al comma 1 presenta istanza contenente:
a) certificazione comprovante l'iscrizione alla camera di commercio, industria ed artigianato, in relazione allo svolgimento dell'attività per la quale l'autorizzazione è richiesta;
b) numero del codice fiscale;
c) elenco degli additivi alimentari oggetto dell'istanza;
d) planimetria in scala 1:100, con descrizione dei locali ed indicazione della relativa destinazione d'uso;
e) relazione sulle caratteristiche tecnico-costruttive, strutturali ed igienico-sanitarie dello stabilimento;
f) descrizione delle attrezzature adibite alla produzione ed al controllo analitico delle caratteristiche prescritte dai decreti ministeriali emanati ai sensi dell'articolo 22 della legge 30 aprile 1962, n. 283 , e successive modificazioni, per gli additivi alimentari oggetto dell'istanza, limitatamente alla produzione;
g) copia autentica dell'autorizzazione rilasciata dall'autorità competente allo smaltimento o all'allontanamento delle acque reflue nonché alle emissioni in atmosfera, limitatamente alla produzione;
h) nominativo del responsabile dello stabilimento;
i) dichiarazione, sotto propria responsabilità, di possedere il requisito prescritto dal comma 4.
3. La documentazione richiesta ai sensi del comma 2, lettere a) e g), può essere sostituita, per l'avvio dell'istruttoria, dalla copia della domanda presentata dall'interessato ai fini del rilascio delle stesse.
4. Per il rilascio dell'autorizzazione alla produzione di additivi alimentari il richiedente deve disporre di un laboratorio per il controllo analitico delle caratteristiche prescritte dai decreti ministeriali emanati ai sensi dell'articolo 22 della legge 30 aprile 1962, n. 283 , e successive modificazioni, ovvero di una convenzione stipulata con un laboratorio di analisi.
5. L'impresa che ha già ottenuto il rilascio dell'autorizzazione per la produzione, commercio e deposito di determinati additivi e che intende estendere l'autorizzazione ad altri additivi, presenta istanza all'autorità competente individuata nel comma 1.
6. L'istanza di cui al comma 5 deve contenere unicamente una dichiarazione con cui il richiedente afferma di aver predisposto le attrezzature prescritte dalla normativa vigente per la produzione e l'analisi degli additivi che si intendono produrre, commercializzare o depositare.
7. Entro trenta giorni dalla data di presentazione dell'istanza l'autorità competente effettua il sopralluogo previsto dall'articolo 2.
2. Sopralluogo.
L'autorità competente al rilascio della autorizzazione, verificata la completezza della documentazione prescritta dai commi 2 e 3 dell'articolo 1, dispone un sopralluogo finalizzato ad accertare l'idoneità degli impianti, delle attrezzature e dei locali.
2. L'autorizzazione è rilasciata a seguito dell'esito favorevole del predetto sopralluogo.
3. Qualora l'esito del sopralluogo di cui al comma 1 sia sfavorevole, l'autorità competente comunica al richiedente le carenze riscontrate e fissa un congruo termine, non inferiore a sessanta giorni, per eliminarle. Scaduto tale termine, ove il successivo sopralluogo non dia esito favorevole, l'istanza è respinta.
4. Nel caso in cui l'istante adempia alle prescrizioni impartite prima del termine fissato ne dà comunicazione all'autorità competente la quale, entro sette giorni dal ricevimento della predetta comunicazione, dispone un sopralluogo di verifica.
3. Termini del procedimento.
1. Qualora l'istruttoria dia risultato favorevole, il procedimento per il rilascio dell'autorizzazione deve concludersi nel termine di sessanta giorni dalla data di presentazione dell'istanza.
2. Decorsi inutilmente sessanta giorni l'istanza si intende respinta.
4. Aromi.
1. Le disposizioni del presente regolamento si applicano anche agli aromi di cui al decreto legislativo 25 gennaio 1992, n. 107 .
5. Requisiti igienico-sanitari.
1. Il Ministro della sanità, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del presente regolamento, definisce, con proprio decreto, i requisiti igienico-sanitari che devono possedere gli stabilimenti di produzione, di commercializzazione e di deposito degli additivi alimentari, ai fini del rilascio dell'autorizzazione di cui all'articolo 1, che sono accertati e verificati nel corso del sopralluogo previsto all'articolo 2, comma 1 (2).
(2) I requisiti di cui al presente articolo sono stati fissati con D.M. 5 febbraio 1999.
6. Abrogazioni.
1. Dalla data di entrata in vigore del presente regolamento sono abrogati: l'articolo 6, comma 2, della legge 30 aprile 1962, n. 283 , gli articoli 59 e 60 del decreto del Presidente della Repubblica 26 marzo 1980, n. 327 , l'articolo 57, comma 4, della legge 19 febbraio 1992, n. 142 , ed il decreto 25 giugno 1993, n. 459 del Ministro della sanità.
7. Norma transitoria.
1. Fino alla data di entrata in vigore del decreto di cui all'articolo 5, ai fini del rilascio dell'autorizzazione di cui all'articolo 1, per i requisiti igienico-sanitari continuano ad applicarsi le disposizioni vigenti.
2. Il legale rappresentante dell'impresa di produzione, di commercializzazione e di deposito di additivi alimentari, autorizzato ai sensi della normativa previgente, o quello autorizzato ai sensi del comma 1, comunicano all'autorità competente al rilascio dell'autorizzazione, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto del Ministro della sanità di cui all'articolo 5, di essere in possesso dei requisiti igenicosanitari in esso prescritti, ovvero di potervisi adeguare entro un congruo termine da indicare nella comunicazione.
3. Decorso tale termine l'autorità competente dispone il sopralluogo di verifica secondo la procedura di cui all'articolo 2.
4. Nel caso in cui il sopralluogo di cui all'articolo 2, comma 3, dia esito sfavorevole l'autorizzazione si intende revocata.
8. Entrata in vigore.
1. Il presente regolamento entra in vigore il sessantesimo giorno successivo alla data della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.