Salve,
il titolare di un esercizio di vicinato per la vendita di giochi e giocattoli ha intenzione di organizzare all'interno del medesimo esercizio, tornei di giochi per bambini e ragazzi (burraco, ecc.) finalizzati alla vincita di figurine e/o piccoli oggetti di modesto valore.
E' possibile farlo o potrebbe innescarsi qualche problematica connessa ai giochi in generale (TULPS) o addirittura configurarsi dei trattenimenti sempre assoggettati al TULPS?
Vi saluto cordialmente.
Già a vevo dato una risposta ad un quesito simile per un comune laziale.
Come ho fatto in qualla occasione, raccomando prudenza. La normativa sui giochi è tanto contorta e si basa su dlle disposizioni nate nel 1931 (il TULSP)
Dato che l’esempio che porti si riferisce ad un’attività imprenditoriale la fattispecie è comunque riconducibile al più classico caso del gioco delle carte svolto nel bar.
Al di là della diversa finalità, direi che per stare tranquillo è meglio presentare una SCIA per giochi leciti e appendere la tabella dei giochi proibiti rilasciata dal Comune.
Secondo parte della giurisprendenza, organizzare giochi con posta di ingresso e premio in natura (con determinate cautele di esercizio come la mancanza del rilancio ecc.) non è gioco d’azzardo ma una lecita possibilità di esercizio del gioco (vedi, ad esempio, cassazione penale n. 32835 del 29/07/2013)
Fai specificare bene le regole per i tornei
Per darti un esempio che a volte anche le cose semplici presentano problemi, e' di questi giorni la notizia che è uscita sui giornali veneti e nazionali del barista che ha ricevuto un verbale perché consentiva l'uso gratuito di un calcio balilla nel suo locale:
http://nuovavenezia.gelocal.it/cronaca/2014/01/15/news/calcetto-senza-gettoni-multa-di-1-400-euro-al-bar-1.8472577