Quando una lotteria viene estratta all'interno di un circolo privato riservando la vendita dei biglietti ai soli soci, deve adempiere alle comunicazioni del dpr 430/2001 (comunicazione monopoli, prefettura, comune) ???
riferimento id:1675A mio avviso, a seguito della sentenza della Suprema Corte di Cassazione, sez. II dell’11.03.2009 n. 5884, che ha messo a fuoco la disciplina relativa all’organizzazione di manifestazioni di sorte locali contenuta nel titolo II agli artt. 13 e 14 D.P.R. 26.10.2001 n. 430, nella fattispecie rappresentata non sussiste l’obbligo di comunicazione.
In breve il ricorrente sosteneva che in base a quanto previsto dall'art. 14, comma 11, e dall'art. 13, comma 1, lett. c), l'obbligo dell’adempimento era escluso in riferimento alle tombole organizzate in ambito privato e familiare per fini ludici, cui erano da equipararsi i circoli privati.
Sulla questione, i giudici di legittimità hanno avuto modo di sostenere che "una volta accertato, in punto di fatto, che le organizzazioni delle tombole erano riservate ai soci, la fattispecie considerata rientra nella previsione dell'art. 13, comma 1, lett. c), che esclude l'obbligo dei predetti adempimenti, pur se le tombole avessero avuto la finalità di finanziare in parte l'attività ricreativa del circolo stesso. Invero, se il circolo si limita ad organizzare una tombola esclusivamente tra i soci, rimane un luogo privato e non vi è motivo di considerare detta ipotesi diversa da quella analoga manifestazione in ambito familiare: viceversa, alla stessa conclusione non si potrebbe pervenire se la manifestazione fosse aperta anche a non soci, perché in tal caso, per effetto di inviti e di modalità di accesso, il circolo privato risulterebbe aperto al pubblico", con conseguente applicabilità dell’art. 14.
Quindi, se un circolo privato organizza una manifestazione di sorte locale esclusivamente tra i soci non è tenuto agli adempimenti previsti dall’art. 14, poiché in tal caso (essendo il circolo un luogo privato) l’applicabilità della norma è esclusa in quanto rientra nella fattispecie prevista dall’art. 13 comma 1 lett. c).