Data: 2013-11-22 08:49:26

Prossime modifiche alla l.r. 6/2010

Sul BURL Serie Ordinaria n. 47 - Venerdì 22 novembre 2013 è stata pubblicata la D.c.r. 12 novembre 2013 - n. X/186 “Ordine del giorno concernente le imprese del commercio: modifica delle leggi regionali in materia di commercio, territorio e tutela del suolo”
In sintesi le novità che ci aspettano nel 2014:
Il Consiglio regionale della Lombardia impegna la Giunta regionale a predisporre entro sei mesi dalla data di approvazione del programma pluriennale di sviluppo del settore commerciale, un apposito progetto di legge che preveda la modifica delle leggi regionali vigenti in materia di commercio, di territorio e di tutela del suolo, secondo le seguenti linee guida:
a) [u]rendere effettivi i vincoli che impediscono l’utilizzo di suolo agricolo per la realizzazione di grandi e medie strutture di vendita[/u];
b)[u]introdurre modalità di ripartizione degli oneri in misura rilevante tra il comune ospitante e i territori circostanti[/u]; SARANNO CONTENTI I COMUNI CIRCOSTANTI...
c) prevedere apposite premialità per il recupero e il riuso di aree dismesse e di aree da bonificare, tramite la riduzione e la rimodulazione degli standard qualitativi, disincentivando eventuali fenomeni opportunistici e speculativi miranti alla dismissione delle aree ai fini dell’ottenimento delle premialità;
d) aggiornare la normativa in materia commerciale al fine di [u]disciplinare le nuove forme di organizzazione del commercio, come ad esempio franchising, e-commerce, temporary store[/u], anche a tutela di nuove forme di imprenditoria e dei consumatori; MA LA COMPETENZA NON E' DELLO STATO?
e) [u]prevedere percorsi di semplificazione delle procedure autorizzative[/u], garantendo tempi certi e definiti; CHE FINALMENTE ANCHE IN LOMBARDIA ITINERANTI E MSV VADANO IN SCIA? TEMPI CERTI E DEFINITI LO SONO GIA' PER IL PROCEDIMENTO ORDINARIO...
f) l’introduzione di idonee garanzie affinché gli strumenti di programmazione negoziata vengano definiti e approvati in tempi certi e prestabiliti, decorsi i quali Regione Lombardia individua le modalità più idonee con cui portare a termine le procedure e gli adempimenti conseguenti;

impegna, inoltre, la Giunta regionale a prevedere nel nuovo programma pluriennale di cui alla l.r. 6/2010, articolo 4, comma 1, lettera a):
a) l’introduzione di premialità riferibili agli standard qualitative e ad eventuali altre forme consentite dalle norme, al fine di favorire il riuso di aree dismesse e di aree da bonificare;
b) la definizione di una gradualità degli incentivi premianti in funzione della complessità e dello stato dell’area dismessa e degli eventuali interventi di bonifica;
c) il disincentivo di interventi di insediamento di grandi strutture di vendita nel recupero di aree dismesse esistenti all’interno dei centri storici;
d) che le grandi strutture di vendita concorrano, secondo modalità individuate dalla Regione, a cofinanziare i distretti del commercio promossi dagli enti territoriali, con l’obiettivo di rafforzare forme di collaborazione permanente tra i diversi sistemi commerciali, finalizzati alla creazione di servizi, di eventi capaci di integrare l’attività ricettiva, turistica, le programmazioni culturali e la valorizzazione delle produzioni locali in una logica di incremento dell’attrattività territoriale;
e) che una parte degli oneri urbanistici e delle risorse messe a disposizione dal soggetto proponente venga destinata al sostegno del commercio tradizionale (ad esempio, sgravio sugli affitti, sulle imposte locali, altri sgravi o incentive da individuare);
f) l’aggiornamento di percentuali e punteggi concernenti la conferenza dei servizi, con apposito provvedimento di Giunta da condividere con la commissione consiliare competente;
g) [u]l’individuazione di idonei strumenti (ad esempio, idonee garanzie) atti a garantire l’impegno da parte del soggetto proponente a mantenere l’attività per almeno 10 anni[/u];
h) [u]l’impegno, da parte del soggetto proponente, ad assumere prioritariamente personale proveniente dai comuni interessati dagli effetti della grande struttura di vendita; detto impegno, che dovrà essere assicurato da idonee garanzie, sarà esteso anche al mantenimento dei livelli occupazionali sanciti dagli strumenti negoziali[/u];
i) valutazioni più realistiche dei parametri di redditività degli esercizi aventi caratteristiche marginali o siti in aree ad elevato tasso di desertificazione;
j) misure di salvaguardia delle aree con monumenti storici ed artistici anche attraverso il rispetto delle distanze minime, coerentemente con le disposizioni vigenti in materia;
k) forme e strumenti di condivisione di Area Vasta nell’ambito degli atti di pianificazione e di valutazione degli impatti attraverso forme di concertazione tra Enti locali;
l) incentivi per i piccoli negozi e le attività commerciali delle aree montane e scarsamente abitate così da salvaguardarne non solo l’aspetto economico, ma anche la fondamentale funzione sociale svolta.

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