Buonasera,
una Scia per esercizio di vicinato è stata dichiarata irricevibile per mancanza di conformità e legittimità urbanistica del locale (è in atto una pratica di condono da diversi anni), pertanto l'interessato è stato diffidato dall'avviare l'attività segnalata.
L'interessato dichiara di voler conformare i locali alla normativa vigente. Il comune può fissare un termine di 2 o 3 mesi entro i quali tale pratica dovrà necessariamente concludersi e nel frattempo permettere l'avvio dell'attività?
Inoltre, per poter avviare l'attività, nei locali dovrebbero essere realizzate delle opere interne (tramezzature e 1 bagno), in modo di adeguare la superficie di vendita. Si può permettere l'esecuzione di tali opere?
Se tali opere non possono essere realizzate, non è possibile nemmeno accettare la Scia?
Grazie.
Buonasera,
una Scia per esercizio di vicinato è stata dichiarata irricevibile per mancanza di conformità e legittimità urbanistica del locale (è in atto una pratica di condono da diversi anni), pertanto l'interessato è stato diffidato dall'avviare l'attività segnalata.
L'interessato dichiara di voler conformare i locali alla normativa vigente. Il comune può fissare un termine di 2 o 3 mesi entro i quali tale pratica dovrà necessariamente concludersi e nel frattempo permettere l'avvio dell'attività?
Inoltre, per poter avviare l'attività, nei locali dovrebbero essere realizzate delle opere interne (tramezzature e 1 bagno), in modo di adeguare la superficie di vendita. Si può permettere l'esecuzione di tali opere?
Se tali opere non possono essere realizzate, non è possibile nemmeno accettare la Scia?
Grazie.
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1) La pendenza dell'istanza di condono rende "pro-tempore legittimi" i locali ai fini dell'avvio dell'attività commerciale
2) quindi la SCIA di vicinato non avrebbe dovuto essere dichiarata irricevibile per questo profilo
3) Ulteriori interventi tuttavia, se soggetti a scia edilizia o permesso a costruire non possono essere realizzati fino alla definizione del condono
La Scia di vicinato è stata dichiarata irricevibile perchè gli elaborati planimetrici allegati indicano uno stato di fatto che in realtà non esiste, in quanto le opere per l'adeguamento del locale, non possono essere realizzate fino alla definizione della pratica di condono.
Si può concedere l'avvio dell'attività su di una superficie che ipoteticamente diventerà di 150 mq solo quando gli sarà consentito di realizzare le tramezzature?
La Scia di vicinato è stata dichiarata irricevibile perchè gli elaborati planimetrici allegati indicano uno stato di fatto che in realtà non esiste, in quanto le opere per l'adeguamento del locale, non possono essere realizzate fino alla definizione della pratica di condono.
Si può concedere l'avvio dell'attività su di una superficie che ipoteticamente diventerà di 150 mq solo quando gli sarà consentito di realizzare le tramezzature?
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Come ti dicevo la situazione, FORMALMENTE, è questa:
1) esiste uno stato di diritto che è quello derivante dall'istanza di condono (che legittima lo stato dei luoghi fino alla sua definizione)
2) la scia di vicinato fondata su tale istanza è valida anche se descrive uno stato oggetto di sanatoria
3) resta inteso che in caso di diniego della sanatoria sarà travolta anche la scia amministrativa.