Data: 2013-11-18 19:34:59

studio nutrizionista condiviso con studio ginecologico

È possibile condividere uno studio di nutrizionista con uno studio ginecologico?
Nello specifico utilizzare la stessa struttura, ma in giorni diversi, ed ognuno con propria partita iva.
Da premettere che lo studio ginecologico è già esistente, con tutte le autorizzazioni dovute; inoltre tra le altre cose al suo interno c'è sia la stanza delle visite ginecologiche (che il nutrizionista non userebbe) e la stanza con la scrivania in cui il ginecologo accoglie le sue pazienti (che è quella che userebbe il nutrizionista).

Grazie

riferimento id:16588

Data: 2013-11-20 04:43:53

Re:studio nutrizionista condiviso con studio ginecologico


È possibile condividere uno studio di nutrizionista con uno studio ginecologico?
Nello specifico utilizzare la stessa struttura, ma in giorni diversi, ed ognuno con propria partita iva.
Da premettere che lo studio ginecologico è già esistente, con tutte le autorizzazioni dovute; inoltre tra le altre cose al suo interno c'è sia la stanza delle visite ginecologiche (che il nutrizionista non userebbe) e la stanza con la scrivania in cui il ginecologo accoglie le sue pazienti (che è quella che userebbe il nutrizionista).

Grazie
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Sotto il profilo tecnico (destinazione d'uso) e amministrativo NON vi sono ostacoli alla compresenza negli stessi locali di attività distinte.
Sono entrambe attività libero professionali NON SOGGETTE AD AUTORIZZAZIONE.

riferimento id:16588

Data: 2013-11-20 09:26:45

Re:studio nutrizionista condiviso con studio ginecologico

Grazie mille per la risposta. Riesce a dirmi quali sono le normative a cui fare riferimento (specifiche anche della regione Puglia)?

La ringrazio ancora in anticipo

riferimento id:16588

Data: 2013-11-21 05:11:11

Re:studio nutrizionista condiviso con studio ginecologico


Grazie mille per la risposta. Riesce a dirmi quali sono le normative a cui fare riferimento (specifiche anche della regione Puglia)?

La ringrazio ancora in anticipo
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NON E' POSSIBILE FORNIRE INDICAZIONI NORMATIVE perchè non ve ne sono.

[color=red]L’art. 3 del D.L. 138/2011, convertito nella legge 148/2011, ha affermato, in tema di "abrogazione delle indebite restrizioni all'accesso e all'esercizio delle professioni e delle attività economiche", il principio secondo cui "l’iniziativa e l’attività economica privata sono libere ed è permesso tutto ciò che non è espressamente vietato dalla legge"[/color]

Quindi proprio la mancanza di norme porta a dedurre la libertà di esercizio di queste attività (E NON VICEVERSA)

riferimento id:16588
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