buongiono, vorrei sapere se la risoluzione anticipata di un contratto di affitto di azienda prima della sua scadenza naturale da parte di un circolo che ha affittato il ramo d'azienda della somministrazione alimenti e bevande ad una ditta, ha bisogno della sottoscrizione dell'accordo da parte di un notaio, oppure basta una scrittura privata tra le parti che si sono accordate sulla risoluzione del contratto, firmata ovviamente da entrambi. Premetto che nel contratto originario di affitto d'azienda non so se e come è prevista la risoluzione anticipata del contratto stesso da parte dei contraenti.
grazie mille
Per regola generale, i contratti che hanno per oggetto il trasferimento della proprietà o l’affitto di una azienda sono validi anche se sono conclusi non per atto pubblico o per scrittura privata autenticata, e quindi anche senza l’intervento del notaio.
Ciò perché il Codice Civile non prevede la c.d. “Forma scritta” ai fini della validità dell’atto (v. infatti art. 1350), a meno che con l’azienda, non vengano trasferiti anche beni immobili o si conceda il godimento di un immobile per un periodo superiore a nove anni.
La c.d. forma scritta è tuttavia necessaria:
1) per provare l’avvenuta stipulazione del contratto (ed è l’unica prova ammessa secondo l’art. 2556 1°c. del Codice Civile)
2) per consentire alle parti l’iscrizione del contratto nel Registro delle Imprese, nel termine di trenta giorni dalla stipulazione (art. 2556, 2°c. del Codice),
e ciò comporta che detti contratti siano sempre stipulati per atto pubblico o per scrittura privata autenticata.
Per quanto riguarda l’originario contratto di affitto dell’azienda, stipulato tra il Circolo ed il soggetto gestore dell’attività di somministrazione, è probabile che esso sia stato stipulato con l’intervento del notaio, ai fini dell’iscrizione al Registro delle Imprese e ritengo che ciò debba valere anche per l’atto di risoluzione anticipata di esso, proprio per effettuare detta iscrizione.
[size=18pt]SUBINGRESSO e VARIAZIONI senza NOTAIO [/size]
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[color=red][b]D.L. 16/10/2017, n. 148 - In vigore dal 6 dicembre 2017[/b][/color]
1. All'articolo 36 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, dopo il comma 1-bis è aggiunto il seguente:
«1-ter. Tutti gli atti di natura fiscale di cui agli articoli 230-bis, da 2498 a 2506 e 2556 del codice civile, possono essere sottoscritti con firma digitale, nel rispetto della normativa anche regolamentare concernente la sottoscrizione dei documenti informatici».
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