ciao,
ho il caso di un agente che nel 2010 ha firmato un contratto di agenzia con una preponente straniera (Olanda) per l'esercizio dell'attività di promozione di contratti di vendita in Italia.
Sul mandato è fatto richiamo solo alla giurisdizione competente che deve essere quella dei Paesi Bassi ed al Foro competente che è quello di Breda.
Qual è a vostro avviso la legge applicabile in questo caso, in particolare per quanto riguarda il calcolo delle indennità di fine rapporto? Quella dei Paesi Bassi?
PS: secondo voi è legittima (in base alla legge italiana) una norma che preveda che in caso di inadempimento dell'agente, al momento della risoluzione del rapporto sia dovuto solo il FIRR?
molina
Di regola le parti di un contratto internazionale di Agenzia possono liberamente scegliere la legislazione applicabile al loro rapporto (ivi compreso il foro competente). Il caso prospettato dovrebbe quindi risolversi ai sensi della legge olandese.
Va detto che gli articoli del codice civile italiano che disciplinano il contratto di Agenzia (1742-1753) - modificati dal D.lgs. 303 del 1991, in attuazione della direttiva 86/653/CEE relativa al coordinamento della normativa degli stati membri in materia di agenti commerciali - dovrebbero recare una disciplina sostanzialmente omogenea a quella olandese, per cui (in linea teorica e salva la eventuale diversa e prevalente normativa olandese) per determinare se sussistono i presupposti per l'indennità di cessazione del rapporto, si potrebbe intanto rinviare all'art. 1751 del codice civile.
Sul secondo punto, la mia opinione personale è che: dal momento che le parti hanno concordemente accettato l'applicazione della legge olandese, questa sia applicabile inter partes anche se contrasta con norme italiane di [u]pari grado[/u], a meno che tale diversa disciplina (ma non credo sia questo caso) si traduca in una menomazione di un diritto costituzionalmente garantito dal nostro ordinamento.
AM