Allego la risposta che il MISE ha dato ad un imprenditore lombardo.
L'art. 67 della legge regionale 2-2-2010 n. 6 prevede al comma 1 che “Il comune al quale viene richiesto il rilascio dell’autorizzazione per l’esercizio delle attività di somministrazione di alimenti e bevande accerta il possesso dei requisiti di cui agli articoli 65 e 66 anche per il periodo di residenza in Italia dei:
a) cittadini e delle società dei Paesi non appartenenti all’Unione europea (UE) che possono esercitare l’attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande nel rispetto delle normative internazionali e degli indirizzi di programmazione regionale. […];
Nel caso in questione il richiedente ha cittadinanza Svizzera, e il requisito l'ha maturato in Spagna, quindi non comprovabile dall’Iscrizione all’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale come previsto dall'art. 66 comma 1 della l.r. 6/2010 e dall’art. 71 comma 6 del D.Lgs. 59/2010.
Alla luce di quanto sopra a mio avviso la verifica compete al Comune, ma che si deve avvalere dell’autorità competente al riconoscimento, ovvero il MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO.
A qualcuno è capitato un caso simile?
Grazie
Aggiornamento: il MISE rimanda la questione a Regione Lombardia, ribadendo quanto scritto nella L.R. e chiedendo una loro conferma.
Regione ci scrive quanto segue:
[i]In merito al quesito in oggetto pervenuto tramite email del 11.12.2013 inviato per pc al Suap si precisa quanto segue.
L’avvio di una attività di somministrazione di alimenti e bevande per i cittadini dei paesi europei e non è disciplinato dall’art. 67 Tu del commercio. [u]Tale norma attribuisce espressamente l' accertamento del possesso dei requisiti morali e professionali (art.65 e 66 T.U. Commercio- L.r. n.6/2010) al Comune[/u], a cui è stata presentata istanza di autorizzazione o scia nei casi ammessi dalla legge.
Si segnala inoltre che a seguito della recente modifica da parte della L. r. n.3/2012 il cittadino dell'UE o lo straniero, che in qualità di titolare o come delegato che eserciterà effettivamente l’attività deve possedere oltre ai requisiti morali e professionali uno dei seguenti documenti: a) un certificato di conoscenza della lingua italiana, Certificazione Italiano Generale (CELI), oppure, b) un attestato che dimostri di aver conseguito un titolo di studio presso una scuola italiana legalmente riconosciuta o in alternativa un attestato che dimostri di avere frequentato, con esito positivo, un corso professionale per il commercio relativo al settore merceologico alimentare o per la somministrazione di alimenti e bevande istituito o riconosciuto dalla Regione Lombardia, dalle altre regioni o dalle Province autonome di Trento e di Bolzano.
Qualora il richiedente non sia in possesso di nessuno dei documenti sopra richiamati sarà tenuto a frequentare e a superare con esito positivo un corso professionale istituito o riconosciuto da Regione Lombardia, dalle altre regioni o dalle Province autonome di Trento e di Bolzano.
[/i]
A questo punto chiedo se qualcuno ha i riferimenti dell'INPS di Spagna... e magari mi può anche aiutare a scrivere la lettera, visto che [i]Yo no hablo español[/i] ??? :'( :o