Gentili Signori, sto ristrutturando una antica casa in un centro storico in zona A in Sicilia, il progetto prevede la realizzazione secondo le altezze esistenti di un vecchio fabbricato rurale a casa SPA (vasca idro, bagno turco). Ho chiesto al Comune di concedere la deroga alle altezze minime ( secondo D.M. 9/6/1999 che lo permette per le costruzioni tipiche in comuni montani) concedendomi cosí l'agibilitá dei locali, essendo abitazione non vi é bisogno del parere sanitario ma é sufficiente la certificazione di un tecnico abilitato. In effetti l'uso che farei della casa é un affitto a ore per i turisti, si potrebbe quindi configurare l'attivitá di centro benessere e quindi essere soggetti al nullaosta sanitario? E in tal caso avendo l'autorizzazione urbanistica per le altezze inferiori e prevedendo il ricircolo dell'aria, l'Asp potrebbe non concedermi l'autorizzazione all'apertura?
Ho pensato a questa formula perché la casa non si presta, in quanto molto piccola, a tutti quegli accorgimenti necessari e richiesti dall'Asl (saletta d'attesa, doppio bagno, spogliatoi, armadi, etc) per i centri estetici (dato che si utilizzano attrezzature elettromeccaniche possono far riferimento a questa normativa?).
Mentre non mi risulta che una camera d'albergo al cui interno vi é un bagno turco o una piscinetta, sia soggetta ad alcuna normativa limitativa. La prego di indicarmi delle normative se esistenti che mi permetterebbero quindi di utilizzarla per locazione turistica ad ore. E come potrebbe essere presentata al Suap?
Gentili Signori, sto ristrutturando una antica casa in un centro storico in zona A in Sicilia, il progetto prevede la realizzazione secondo le altezze esistenti di un vecchio fabbricato rurale a casa SPA (vasca idro, bagno turco). Ho chiesto al Comune di concedere la deroga alle altezze minime ( secondo D.M. 9/6/1999 che lo permette per le costruzioni tipiche in comuni montani) concedendomi cosí l'agibilitá dei locali, essendo abitazione non vi é bisogno del parere sanitario ma é sufficiente la certificazione di un tecnico abilitato. In effetti l'uso che farei della casa é un affitto a ore per i turisti, si potrebbe quindi configurare l'attivitá di centro benessere e quindi essere soggetti al nullaosta sanitario? E in tal caso avendo l'autorizzazione urbanistica per le altezze inferiori e prevedendo il ricircolo dell'aria, l'Asp potrebbe non concedermi l'autorizzazione all'apertura?
Ho pensato a questa formula perché la casa non si presta, in quanto molto piccola, a tutti quegli accorgimenti necessari e richiesti dall'Asl (saletta d'attesa, doppio bagno, spogliatoi, armadi, etc) per i centri estetici (dato che si utilizzano attrezzature elettromeccaniche possono far riferimento a questa normativa?).
Mentre non mi risulta che una camera d'albergo al cui interno vi é un bagno turco o una piscinetta, sia soggetta ad alcuna normativa limitativa. La prego di indicarmi delle normative se esistenti che mi permetterebbero quindi di utilizzarla per locazione turistica ad ore. E come potrebbe essere presentata al Suap?
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Salve,
se l'utilizzo della struttura è prevalentemente quello ricettivo per finalità estetiche allora siamo in presenza di una attività estetica a tutti gli effetti.
In questo caso:
1) occorrono i requisiti edilizi propri dell'attività (destinazione d'uso commerciale o artigianale)
2) altezze ed altri requisiti previsti per l'attività (le deroghe sono ammesse ma sono "discrezionali" e devono comunque garantire la sicurezza sul lavoro)
3) occorre quindi presentare la SCIA per attività estetica ed avere i relativi requisiti professionali
Qualora invece si voglia utilizzare la struttura per finalità ricettive non a carattere estetico si potrà pensare ad una tipologia ricettiva del tipo Affittacamere o Casa e appartamenti vacanza. In questo caso va bene la destinazione residenziale e si potrà ottenere la deroga.
Tuttavia non si potranno offrire servizi estetici come servizi accessori. Niente vieta di mettere in stanza un idromassaggio o avere il bagno turco per gli ospiti ... ma senza pagamento aggiuntivo della camera.
Grazie per la risposta precisa e chiarificatrice.
Le chiedo a questo punto se volesso ottimizzare la struttura ricettiva (prevalenza quindi di attivitá di ospitalitá) posso affittare la camera 2 volte al giorno (diurna e notturna)? Che tipo di normativa nazionale esiste (in Sicilia non esiste)? Si puó applicare quella relativa alla "locazione turistica" in quanto imprenditore agricolo che vuole valorizzare le antiche abitazioni rurali?
Grazie ancora per la sua disponibilitá
Debora
Grazie per la risposta precisa e chiarificatrice.
Le chiedo a questo punto se volesso ottimizzare la struttura ricettiva (prevalenza quindi di attivitá di ospitalitá) posso affittare la camera 2 volte al giorno (diurna e notturna)? Che tipo di normativa nazionale esiste (in Sicilia non esiste)? Si puó applicare quella relativa alla "locazione turistica" in quanto imprenditore agricolo che vuole valorizzare le antiche abitazioni rurali?
Grazie ancora per la sua disponibilitá
Debora
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Esistono varie soluzioni:
1) la locazione ordinaria (ma non sembra quella di vs. interesse)
2) la locazione turistica breve (max 30 giorni a pernottamento)
3) oppure una struttura ricettiva quale bed&breakfast, affittacamere o casa per ferie
Sono tutte soluzioni compatibili con la civile abitazione.
Consiglio di avvalervi di un consulente commerciale (commercialista) per valutare la soluzione economicamente più adeguata