Il titolare di un Agriturismo autorizzato alla somministrazione di alimenti chiede se può vendere questi alimenti anche per asporto. Può farlo?
riferimento id:16221Le attività agrituristiche sono tipizzate in un elenco tassativo (vedi art. 2 della LR 30/2003) e l’attività di “gastronomia” non è prevista.
L’imprenditore agricolo può in ogni caso effettuare vendita diretta dei prodotti provenienti in misura prevalente dalla propria attività, ivi compresi i prodotti derivati a seguito di attività di manipolazione o trasformazione finalizzate al completo sfruttamento del ciclo produttivo, ai sensi dell’art. 4 del d.lgs. n. 228/2001.
Quindi, se ogni tanto l’imprenditore vende anche per asporto ciò che somministra non vedo problemi, data la marginalità della faccenda. Se poi vuole aprire uno spaccio aziendale con prodotti preparati e trasformati, io lo considererei ai sensi dell’art. 4 del d.lgs. n. 228/2001.
Un eventuale controllo, però, potrebbe andare a vedere se effettivamente i prodotti venduti soddisfino il requisito della prevalenza interna all’azienda. Qua potrebbe nascere un elemento di incertezza dato che la somministrazione in agriturismo potrebbe essere effettuata anche con prodotti non aziendali ma provenienti da aziende agricole locali e/o regionali con le quali l’imprenditore ha sottoscritto un accordo.
In sintesi la risposta è più sì che no ma soddisfacendo le condizioni dell’art. 4 del d.lgs. n. 228/2001.