Per aprire un distributore di benzina serve la cittadinanza italiana? grazie
riferimento id:1596Direi proprio di no.
L'apertura e l'esercizio di un distributore di carburanti, quale attività commerciale, e' attività di "servizi" a cui si applica il D.lgs 26/03/2010 n. 59, ed il cui esercizio non può essere subordinato al requisito della cittadinanza italiana di colui che intende svolgerla, (v. infatti l'art. 11 1°c. lett.a n. 1 del D.lgs cit.).
I cittadini degli stati che non sono membri dell'Unione Europea, dovranno essere in regola con la normativa in materia di immigrazione, secondo le regole generali (cioè dovranno essere in possesso di permesso o carta di soggiorno)
Per aprire un distributore di benzina serve la cittadinanza italiana? grazie
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AGGIUNGO ALLE CORRETTE OSSERVAZIONI DI NICOLA CHE NEL NOSTRO ORDINAMENTO VIGE IL DIVIETO DI DISCRIMAZIONE SANCITO DALL'ART. 3 DELLA COSTITUZIONE
[color=red]Art. 3
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.[/color]
QUINDI TUTTO CIO' CHE PUO' FARE UN ITALIANO, DI REGOLA, O PUO' FARE ANCHE UNO STRANIERO (IN CERTI CASI SOLO SE REGOLARMENTE SOGGIORNANTE, IN ALTRI ANCHE SE CLANDESTINO).
CIO' PREMESSO IN ALCUNI CASI LA LEGGE LIMITA LA POSSIBILITA' PER LO STRANIERO (A VOLTE ANCHE COMUNITARIO) AD ACCEDERE A DETERMINATI UFFICI E SERVIZI 8SI PENSI AL PUBBLICO IMPIEGO, ALLE FORZE ARMATE ECC...) ED ANCHE AD ALCUNE ATTIVITA' STRATEGICHE NAZIONALI MA MAI ALLE COMUNI ATTIVITA' IMPRENDITORIALI.