Chiedo quale e’ la definizione di attivita’ commerciale e se tale attivita’ puo’ consentire oltre alla vendita anche lavorazione di parti delle merci in vendita.
L’art. 15 della LR 28/2005 modificato dall’ art. 8 LR 52/2012, , nella definizione di superficie di vendita esclude, tra l’altro, i locali destinati alla lavorazione ,facendo quindi intendere che alcune merci possono essere trasformate in un apposito locale.
Per concludere e’ possibile che una attivita’ commerciale possa mettere in vendita anche alcune merci trasformate all’interno dei locali o spazi di pertinenza?.
Rutilius
Chiedo quale e’ la definizione di attivita’ commerciale e se tale attivita’ puo’ consentire oltre alla vendita anche lavorazione di parti delle merci in vendita.
L’art. 15 della LR 28/2005 modificato dall’ art. 8 LR 52/2012, , nella definizione di superficie di vendita esclude, tra l’altro, i locali destinati alla lavorazione ,facendo quindi intendere che alcune merci possono essere trasformate in un apposito locale.
Per concludere e’ possibile che una attivita’ commerciale possa mettere in vendita anche alcune merci trasformate all’interno dei locali o spazi di pertinenza?.
Rutilius
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Per punti sintetici ma spero esaurienti (semmai fai altri quesiti in risposta a questo post):
1) un commerciante può ben procedere alla lavorazione della merce prima di metterla in vendita (se comunque l'attività prevalente rimane la compra-vendita e la lavorazione è attività accessoria il soggetto rimarrà commerciante, altrimenti sarà artigiano o industria)
2) la lavorazione potrà avvenire anche all'interno dell'esercizio (i soli limiti sono quelli della sicurezza) o in locali attigui o anche esterni
3) per commercio al dettaglio si intende l'attivita' svolta da chiunque professionalmente acquista merci in nome e per conto proprio e le rivende, su aree private in sede fissa o mediante altre forme di distribuzione, direttamente al consumatore finale. LA DEFINIZIONE E' PIENAMENTE COMPATIBILE CON ATTIVITA' DI LAVORAZIONE SULLA MERCE
ESEMPI CLASSICI:
negozi di biciclette che prendono i prodotti "a pezzi" li assemblano, aggiungono accessori, li lubrificano e li personalizzano in base alle richieste (sella, manubrio ecc..) ecc... e poi li vendono
Anche a me sembra pacifico che una attivita' commerciale possa svolgersi anche in presenza di una minoritaria attivita' artigianale.
Occorre pero' provarlo citando la normativa o importanti sentenze della giurisprudenza. Mi puo' aiutare dott. Chiarelli?
Grazie
Rutilius
Anche a me sembra pacifico che una attivita' commerciale possa svolgersi anche in presenza di una minoritaria attivita' artigianale.
Occorre pero' provarlo citando la normativa o importanti sentenze della giurisprudenza. Mi puo' aiutare dott. Chiarelli?
Grazie
Rutilius
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Scusa ma sbagli prospettiva.
L'ordinamento nazionale italiano (anche se spesso ce lo dimentichiamo) è fondato sul principio di libertà (art. 23 cost) e di libertà di impresa (art. 41 cost) rafforzato dalla partecipazione all'ordinamento comunitario e da una recente disposizione:
Decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138
Ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo
.........l'iniziativa e l'attività economica privata sono libere ed è permesso tutto ciò che non è espressamente vietato dalla legge
QUINDI NON OCCORRE CERCARE UNA LEGGE (nè tantomeno una sentenza) che consenta quanto detto .... occorre cercare (SENZA TROVARLA) una norma che lo vieta.
Si e' vero ma il RU del comune dispone che in quell'edificio e' possibile solo attivita' commerciali, vietando destinazioni residenziali, produttive, direzionali ect.
Quindi la domanda: una attivita' commerciale, nella sua definizione e regolamentazione, puo' comprendere una minoritaria attività artigianale di trasformazione di parte delle merci in vendita?
Grazie
Rutilius
Si e' vero ma il RU del comune dispone che in quell'edificio e' possibile solo attivita' commerciali, vietando destinazioni residenziali, produttive, direzionali ect.
Quindi la domanda: una attivita' commerciale, nella sua definizione e regolamentazione, puo' comprendere una minoritaria attività artigianale di trasformazione di parte delle merci in vendita?
Grazie
Rutilius
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Ulteriore precisazione:
1) è sempre possibile svolgere attività diversa da quella principale, anche una attività che necessiti di una destinazione d'uso diversa, se si usa meno di 30 mq (art. 59 LR 1/2005)
2) a mio avviso il limite di 30 mq addirittura non vale se l'attività "diversa" è strettamente correlata all'attività principale (come nel tuo caso), cioè costituisce parte integrante dell'attività principale