Abbiamo ricevuto una richiesta di licenza itinerante da una ditta (una società srl) di torrefazione che vuole vendere direttamente il proprio caffè, in chicchi, sfuso e cialde, direttamente presso fiere e mercati .
Non intende però somministrare nulla, per cui non hanno bisogno di un mezzo attrezzato particolare.
Secondo loro un semplice furgone potrebbe andare bene, io però sono in dubbio. Oltretutto di furgoni ne hanno diversi e vorrebbero poterli utilizzare indistintamente. Come posso procedere?
Inoltre c'è il discorso del requisito professionale: loro vendono esclusivamente alimenti che producono direttamente, devono avere comunque un preposto con i requisiti?
grazie per l'attenzione
saluti
L'artigiano può anche vendere solo ciò che produce direttamente nel luogo di produzione.
Nel caso in oggetto l'artigiano utilizza un mezzo per il trasporto, finalizzato alla vendita, non per la produzione (i prodotti sono realizzati in altro luogo): pertanto è commercio in forma itinerante.
Diverso, ma non questo il caso, dell'artigiano che produce il prodotto sul mezzo e lo vende sempre sul mezzo.
Se vende prodotti confezionati non c'è alcun problema, se invece sui mezzi manipola la materia prima allora il mezzo potrebbe essere soggetto a notifica sanitaria (reg. CE 852). Il consiglio è di farsi spiegare bene cosa e come vendono ed eventualmente consultarsi con l'ASL locale.
Per il requisito l’interessato dovrebbe essere in possesso dei requisiti professionali se ha esercitato per almeno due anni l’attività di torrefazione e/o vendita presso la sede.
In tempi di feste, mercatini, etc approfitto di questo post per chiedere se un venditore di zucchero filato, che volesse posizionare il suo banchetto durante un piccolo evento fieristico, è tenuto a presentare SCIA per la somministrazione.
In passato noi ci siamo comportati in questo modo: in occasione di eventi fieristici, manifestazioni, in forza di autorizzazione di occupazione di suolo pubblico, agli operatori che svolgevano somministrazione di alimenti e bevande (si trattava pero' di bar che uscivano nella piazza principale, quindi non nella stessa sede operativa dove hanno il locale) abbiamo sempre richiesto una SCIA di inizio attività di somministrazione temporanea (non notifica ASL).
Arrivo alla questione:
1) se si trattasse di ambulante alimentare (nel caso specifico vende zucchero filato), in occasione di evento, ha bisogno comunque di richiedere:
- autorizzazione di occupazione suolo pubblico?
- oppure autorizzazione di partecipazione all'evento?
- e/o SCIA temporanea?
oppure in forza della licenza itinerante non deve presentare nulla?
2) Nel caso invece non avesse il titolo itinerante io mi comporterei come sopra: in forza dell'autorizzazione all'occupazione di suolo pubblico gli chiedo una SCIA di inizio attività di somministrazione in occasione di manifestazione temporanea. E' corretto?
GRAZIE
In quanto artigiano che produce sul mezzo può vendere direttamente. Ciò non toglie che deve presentare la notifica sanitaria.
Detto questo si presentano diversi casi:
- se svolge l'attività in forma itinerante a mio avviso valgono per lui le stesse norme che regolano lo stazionamento su area pubblica di un commerciante (30 minuti dopo l'ultimo cliente);
- se partecipa a una manifestazione lui o l'organizzatore dovranno essere in possesso di occupazione di suolo pubblico;
- se si tratta di una fiera devi seguire cosa dice il regolamento (per questi soggetti di solito basta la SCIA/notifica sanitaria);
- se occupa un posteggio isolato, vedi regolamento comunale di istituzione del posteggio stesso.
La scia per manifestazione temporanea non ha senso per chi di professione svolge la produzione e vendita. La domanda da porsi è: che titolo ha per stare su un'area pubblica? Dipende dalla concessione
Chiaro. Non si tratta sicurmaente di fiera con tanto di regolamento ma di un mercatino promosso da un organizzatore di cui ancora non sappiamo nulla perché non è ancora pervenuta richiesta. Ma la voce a quanto pare è girata...Appena arriverà la richiesta ufficiale speriamo di poter inquadrare il tutto in una della casistiche elencate.
Lasciando stare gli operatori ambulanti, quando ricorrerebbe allora il caso di SCIA di somministrazione alimenti e bevande durante manifestazione temporanea? es. quando riguarda, per esempio la somministrazione da parte di Associazioni? e nel caso in cui un bar uscisse in piazza (ubicazione diversa rispetto a quella in cui ha sede operativa il bar),è prevista la SCIA?
GRAZIE
Ai sensi dell'art. 72 della L.R. 02/02/2010, n. 6 "In occasione di riunioni straordinarie di persone il comune nel cui territorio si svolge la manifestazione può rilasciare l’autorizzazione per lo svolgimento temporaneo dell’attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande".
[...] "Le autorizzazioni temporanee non possono avere durata superiore a quella della manifestazione e hanno validità solo in relazione ai locali o ai luoghi nei quali si svolge la manifestazione."
Quindi il distinguo non è il soggetto che somministra (Associazione o ditta) ma è proprio l'evento (la manifestazione) in se stesso, inteso come riunione straordinaria, a dettare il ricorso alla SCIA.
Inoltre in questi casi di solito è l'organizzazione che presenta la SCIA per tutti i partecipanti, ai quali dovrebbe essere chiesto (dall'organizzazione) di dimostrare di avere i requisiti per somministrare al pubblico per poter partecipare all'evento.