Ho ricevuto una Scia di subingresso nell'attività di estetista da parte della ditta B, per affitto di ramo d'azienda (allegano anche l'atto notarile). Ad oggi, però, non ho ancora ricevuto la comunicazione di cessazione dell'attività della ditta A (alla quale subentra B).
Ho chiamato lo studio di consulenza della ditta B (l'unico riferimento che ho) per segnalare che senza la cessazione della ditta A non potrei considerare valido il subingresso. Loro mi dicono, giustamente, che seguono l'istanza dei propri clienti ma non hanno modo di sollecitare l'altra ditta a inviare la cessazione di attività.
Cosa faccio?
Grazie.
L'atto notarile è sufficiente ad attestare la cessazione dell'attività da parte della ditta A nel l'unità locale.
Archivia pure
Grazie mille, allora vado tranquillo.
Ma la ditta A potrebbe ricorrere in qualche sanzione per la mancata presentazione della comunicazione di cessazione attività?
Già che ci siamo, ne approfitto: per la segnalazione di inizio attivitò di vendita diretta di propri prodotti da parte di ditta artigiana (alimentari), quale diavolo di voce deve essere barrata nella Scia per quanto riguarda il tipo di attività? Ho guardato e riguardato e non c'è una voce specifica. Mi sono "arrangiato" dicendo alla ditta di barrare il punto 2.3.2 "in spacci interni" facendo specificare a lato che si tratta però di vendita diretta da parte di azienda artigiana, per evitare che qualcuno pensi che inizino una vera e propria attività di vendita "commerciale".
Ho sbagliato?
Grazie ancora..
[quote]Ma la ditta A potrebbe ricorrere in qualche sanzione per la mancata presentazione della comunicazione di cessazione attività?[/quote]
Se non è prevista da una norma specifica non si può sanzionare e per l'attività in oggetto non mi risulta.
[quote]Già che ci siamo, ne approfitto: per la segnalazione di inizio attivitò di vendita diretta di propri prodotti da parte di ditta artigiana (alimentari), quale diavolo di voce deve essere barrata nella Scia per quanto riguarda il tipo di attività? Ho guardato e riguardato e non c'è una voce specifica. Mi sono "arrangiato" dicendo alla ditta di barrare il punto 2.3.2 "in spacci interni" facendo specificare a lato che si tratta però di vendita diretta da parte di azienda artigiana, per evitare che qualcuno pensi che inizino una vera e propria attività di vendita "commerciale".[/quote]
In effetti nella sezione della vendita manca questa opzione.
Premesso che non è dovuta sotto il profilo amministrativo (è attività sempre ammessa complementare) ma solo quale notifica sanitaria, l'importante è che sia notificata.
[i]Ma la ditta A potrebbe ricorrere in qualche sanzione per la mancata presentazione della comunicazione di cessazione attività?[/i]
Non per il Comune. Trascorsi 30 giorni dalla cessazione A può incorrre in sanzioni da parte dl Registro Imprese.
[i]....barrare il punto 2.3.2...[/i]
2.2.1 in stabilimenti (compresi gli impianti di macellazione), laboratori, centri di cottura.
La vendita diretta è consentita per legge. Eventualmente si può specificare nella descrizione.