Buongiorno, oggi è tempo di quesiti...
Ho il caso di un commerciante su area pubblica titolare di un posteggio in una fiera annuale che si trova in rianimazione già da diversi mesi ed è conclamata la sua condizione irreversibile tanto che è stata "sospesa" la sua attività in CCIAA e nominato amministratore di sostegno a tempo indeterminato il coniuge.
Purtroppo mi hanno fatto pervenire il certificato medico in ritardo rispetto ai 10 gg. previsti dalla L.R. 28/2005 e quindi dovrò, mio malgrado, conteggiare l'assenza (che, per fortuna, è la prima).
Qualora, però, si voglia evitare la decadenza dell'autorizzazione/concessione e revoca del posteggio ogni anno dovranno inoltrarmi un certificato medico entro i 10 giorni dalla fiera...GIUSTO??
Ed ogni anno a venire (fino a che non riprenderanno loro l'attività oppure decideranno se affittarla/venderla) dovranno sempre presentare un certificato medico a giustificazione dell'assenza, ricordando i famosi 10 gg? NON ESISTONO ALTERNATIVE, VERO??
Perchè immagino che abbiano diverse fiere sparse per il territorio e vorrei evitargli un "aggravio" di lavoro.
Grazie per il suggerimento che potrete darmi, cordiali saluti,
Fulvia
In questi casi occorre usare ragionevolezza (principio giuridico verso il quale deve essere improntata l'attività amministrativa).
Di fronte a certificazione (dichiarazione sostitutiva di certificazione in ritardo), potrebbe essere conteggiati, come assenza, solo i giorni decorrenti dalla scadere del termine fino al giorno in cui viene effettuata la dichiarazione.
I dieci giorni indicati dall'art. 71 decorrono dalla data in cui avviene l'inizio della sospesione. Se la sospensione inizia il 2 del mese , il soggetto ha tempo fino al 2+10, cioè fino al 12 del mese per comunicarla.