In un immobile munito di concessione edilizia in sanatoria (parte ad uso commerciale e parte ad uso artigianale) il proprietario vuole realizzare delle "postazioni-spazi" che darebbe in uso o affitto temporaneo a soggetti privati per vendere ciascuno beni propri usati.
Come si deve inquadrare questa attività nel vigente ordinamento giuridico? Vi sembra che debba o possa essere autorizzata in qualche modo, e in caso positivo, chi deve essere autorizzato: il proprietario o i singoli che usufruiscono degli spazi?
Vi ringrazio anticipatamente.... saluti
In un immobile munito di concessione edilizia in sanatoria (parte ad uso commerciale e parte ad uso artigianale) il proprietario vuole realizzare delle "postazioni-spazi" che darebbe in uso o affitto temporaneo a soggetti privati per vendere ciascuno beni propri usati.
Come si deve inquadrare questa attività nel vigente ordinamento giuridico? Vi sembra che debba o possa essere autorizzata in qualche modo, e in caso positivo, chi deve essere autorizzato: il proprietario o i singoli che usufruiscono degli spazi?
Vi ringrazio anticipatamente.... saluti
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Il fatto che vi sia una sanatoria in corso è IRRILEVANTE.
Nel merito si tratta di TANTI ESERCIZI DI VICINATO (temporary shop) che aprono e chiudono in continuazione.
Quindi scia+scia+scia ecc... ad aopgni campio.
POSSIBILISSSIMO e diffuso