Salve,
sono nuovo del forum e colgo l'occasione per fare i complimenti a tutti.
Voglio avviare quanto prima un progetto e vorrei delle delucidazioni in merito.
Ho una casa con del terrenno dove ho la residenza insieme a mia madre. La casa è su terreno agricolo ed è ad uso abitativo.
Vorrei utilizzarla per ospitare eventi privati "minori" (comunioni, meeting, compleanni, cene, ecc.), offrendo al cliente dal semplice affitto all'organizzazione completa. Tutti i servizi (dal catering all'intrattenimento per bambini, musica, ecc) verrebbero svolti da esterni.
Gli interrogativi sono:
- Servono permessi del comune?
- Sono necessari certificazioni particolari (sicurezza, sanità, accesso disabili, ecc.)?
- Posso continuare ad utilizzare la casa per uso personale?
- Posso utilizzare la formula "affitto" o usualmente viene utilizzata un'altra forma?
- Per i servizi posso fare da intermediario richiedendo una provvigione (o comunque con un accordo)?
- Dovrei aprire una società? Se si di che tipo? Se no come fatturerei? (anche perchè dovrei fare dei lavori per rendere la casa "pronta");
- Serve un'assicurazione?
Vi ringrazio anticipatamente
Francesco
Salve, benvenuto!
La tua attività non rappresenta qualcosa che presuppone un’abilitazione. Tu dai solo in comodato d’uso l’ambiente affinché un terzo svolga un’attività. Sarà il terzo a vantare l’abilitazione come catering, fare notifica sanitaria ecc.
E’ logico che se l’attività si trasforma in un ristorante, allora arriverebbero, giustamente, le conseguenze legali del caso. Agli eventi deve accedere solo chi è invitato, non sarà un pubblico esercizio.
Se il terzo organizza festa come, ad esempio quelle per l’ultimo dell’anno, allora avrà bisogno di un’autorizzazione TULPS e lì potrebbero venir fuori problemi di agibilità e capienza. Sto parlando di abilitazione ai sensi dell’art. 68 e 80 TULPS. Anche in questo caso .
Puoi usare contratti di comodato oneroso, sul punto puoi sentire un commercialista.
Se ti pone come intermediario fra due soggetti e ricevi un compenso diventi un’agenzia di affari e devi abilitarti con SCIA ai sensi dell’art. 115 TULPS, ma per come hai descritto la situazione non vedo intermediazioni.
Se lo fai saltuariamente a parere mio non devi prendere la partita iva. Porterai i compensi in denuncia dei redditi. Anche qui puoi sentire un commercialista.
L’assicurazione non è obbligatoria ma consigliabile
Concordo con quanto detto da Marco, aggiungo solamente che ci sarebbe anche da valutare quanto contenuto nell’allegato 1bis del DPG della Regione Calabria n. 165/2012 dove mi sembra si preveda comunque la notifica sanitaria da parte del titolare per le sale cosi definite:
SALE PER BANCHETTI.
Si tratta di spazi abitualmente messi a disposizione per banchetti e ricevimenti, ubicati, in genere, in contesti di
particolare pregio architettonico ed ambientale, in fabbricati che non dispongono, pero di una cucina capace di
assicurare tutte Ie necessarie operazioni di preparazione degli alimenti. Devono essere considerate due possibili
categorie: A} sala per banchetti; 8} sala per banchetti con cucina di appoggio.
A) SALA PER BANCHETTI.
Si tratta di una 0 piu sale arredate con tavoli idonei allo scopo ed adeguatamente dotate dei necessari spazi
complementari di servizio (bagno e spogliatoio per il personale di servizio, bagni per i convitati, guardaroba,
office con erogazione di acqua). In tal caso la ditta incaricata del catering deve trasportare dalla "casa base"
tutte Ie attrezzature necessarie a garantire iI servizio.
B) SALA PER BANCHETTI CON CUCINA D'APPOGGIO.
In questo caso, c'a la disponibilita di una cucina, pill 0 meno grande, con eventuali altri spazi complementari
(office, deposito dispensa), attrezzata per consentire una parte delle operazioni di preparazione di cibi, in genere
quelle di approntamento finale degli alimenti gia predisposti presso illaboratorio di catering, quali cottura pasta,
riscaldamento salde ed arrosti, frittura ecc. Cio consente di ridurre Ie attrezzature mobili da trasportare ed una migliore organizzazione del servizio. Si ribadisce che in tale contesto la cucina non e comunque potenzialmente idonea ad assicurare I'intera predisposizione del banchetto, altrimenti si rientrerebbe nella voce di ristorazione,
sia pure finalizzata anche al particolare servizio di banchettistica.
Anche se con un po' di ritardo vi ringrazio molto.
Siete stati esaustivi e sicuramente sono informazioni che mi torneranno utili.
Salve, poichè ci sono nuove idee vi chiedo nuovamente aiuto.
Fermo restando quanto detto sopra, voglio aggiungere alcune attività per sfruttare al meglio il terreno.
1) Intanto la villa per eventi sarà preparata per essere utilizzata sia interno che esterno e a tempo pieno;
2) Una seconda attività, quando non c'è un evento programmato, è quella di tenerla aperta (esterno) per un'attività di tipo relax/intrattenimento bordo piscina (in pratica il cliente arriva e può rilassarsi a bordo piscina, i bambini giocare in un'area attrezzata; si può assistere a concerti, serata del libro, serata dell'arte ecc. ovviamente fruire di servizi di ristorazione ma semplice (panini, antipasteria, degustazione vino, bevande, nulla di cucinato in loco se non magari griglieria all'aperto);
3) Una terza attività è dovuta al fatto di avere una piccola parte di terreno con vigna: produzione/imbottigliamento/vendita;
4) Una quarta attività: visto che voglio commercializzare il vino tanto vale che ci provi anche con altri prodotti tipo marmellate ottenute da frutti di produzione propria (quantità ridotte ma prodotti particolari e di nicchia).
La prima domanda è: come deve risultare fiscalmente l'intera attività? magari bisogna suddividere il tutto in più attività?
La seconda, forse molto più complessa, è: cosa devo verificare prima di ogni altro per realizzare le 4 attività? e per ognuna di esse?
Ultima cosa: c'è qualche associazione o sportello al quale posso rivolgermi personalmente?
So che non ho fatto un post semplice e snello e che sicuramente devo rivolgermi ad un consulente e/o commercialista ma preferirei avere prima qualche risposta da voi.
GRAZIE
La prima domanda è: come deve risultare fiscalmente l'intera attività? magari bisogna suddividere il tutto in più attività?
[color=red]Puoi fare più aziende o una unica azienda con più codici ateco. Sentyi un commercialista in quanto NON è un problema formale ma fiscale, di coerenza delle varie attività sotto il profilo fiscale[/color]
La seconda, forse molto più complessa, è: cosa devo verificare prima di ogni altro per realizzare le 4 attività? e per ognuna di esse?
[color=red]1) niente per eventi in villa
2) SCIA per trattenimento artt. 68/69
3) scia sanitaria e niente se sei produttore agricolo. Altrimenti scia di vicinato (ma da verificare destinazione d'uso)[/color]
Ultima cosa: c'è qualche associazione o sportello al quale posso rivolgermi personalmente?
[color=red]Puoi andare al SUAP del Comune o ad una associazione di categoria del settore agricolo o commerciale.
Confcommercio, confeser4centi, cna, confartigianato ecc.. per citarne alcune
[/color]
So che non ho fatto un post semplice e snello e che sicuramente devo rivolgermi ad un consulente e/o commercialista ma preferirei avere prima qualche risposta da voi.
[color=red]Speriamo di aver dato alcune info anche se sommarie.
La questione è articolata e consiglio di rivolgersi ad un consulente per approfondimenti[/color]
Ringrazio nuovamente per la precisione e la tempestività.
Sono info importanti e utili.