Data: 2013-09-12 09:01:56

opposizione ad ordinanza ingiunzione in materia edilizia

Salve,
volevo sapere qual è l'organo competente per proporre l'eventuale opposizione ad un'ordinanza ingiunzione in materia edilizia.
Dobbiamo emettere un'ordinanza ingiunzione ex L. 689/81 a seguito del mancato pagamento di un verbale per violazione di una norma del regolamento edilizio comunale. L'ultima fatta risale al 2011 ed era stato indicato come organo competente per l'eventuale opposizione il tribunale ordinario secondo quanto previsto dall'art. 22 bis della L. 689/81. Il D.Lgs. 150/2011 nell'abrogare l'art. 22 bis ha tolto dall'elenco delle materie devolute al tribunale "edilizia ed urbanistica", quindi è il giudice pace?
Grazie mille per la collaborazione.
Letizia

riferimento id:15452

Data: 2013-09-13 04:45:56

Re:opposizione ad ordinanza ingiunzione in materia edilizia


Salve,
volevo sapere qual è l'organo competente per proporre l'eventuale opposizione ad un'ordinanza ingiunzione in materia edilizia.
Dobbiamo emettere un'ordinanza ingiunzione ex L. 689/81 a seguito del mancato pagamento di un verbale per violazione di una norma del regolamento edilizio comunale. L'ultima fatta risale al 2011 ed era stato indicato come organo competente per l'eventuale opposizione il tribunale ordinario secondo quanto previsto dall'art. 22 bis della L. 689/81. Il D.Lgs. 150/2011 nell'abrogare l'art. 22 bis ha tolto dall'elenco delle materie devolute al tribunale "edilizia ed urbanistica", quindi è il giudice pace?
Grazie mille per la collaborazione.
Letizia
[/quote]
Sì, adesso non c'è più la riserva di competenza per materia al Tribunale ma rimane solo quella per valore:
http://www.dplmodena.it/altri/Nuove%20procedure%20-%20opposizione%20a%20ordinanza%20di%20ingiunzione%20-%20Sartori.pdf
http://www.polizialocaleweb.com/2012/03/ricorso-al-giudice-di-pace-termini.html


*****************

D.Lgs. 1-9-2011 n. 150
Disposizioni complementari al codice di procedura civile in materia di riduzione e semplificazione dei procedimenti civili di cognizione, ai sensi dell'articolo 54 della legge 18 giugno 2009, n. 69.

Art. 6  Dell'opposizione ad ordinanza-ingiunzione

  In vigore dal 6 ottobre 2011
1.  Le controversie previste dall'articolo 22 della legge 24 novembre 1981, n. 689, sono regolate dal rito del lavoro, ove non diversamente stabilito dalle disposizioni del presente articolo.
2.  L'opposizione si propone davanti al giudice del luogo in cui è stata commessa la violazione.
3.  Salvo quanto previsto dai commi 4 e 5, e salve le competenze stabilite da altre disposizioni di legge, l'opposizione si propone davanti al giudice di pace.
4.  L'opposizione si propone davanti al tribunale quando la sanzione è stata applicata per una violazione concernente disposizioni in materia:
a)  di tutela del lavoro, di igiene sui luoghi di lavoro e di prevenzione degli infortuni sul lavoro;
b)  di previdenza e assistenza obbligatoria;
c)  di tutela dell'ambiente dall'inquinamento, della flora, della fauna e delle aree protette;
d)  di igiene degli alimenti e delle bevande;
e)  valutaria;
f)  di antiriciclaggio.
5.  L'opposizione si propone altresì davanti al tribunale:
a)  se per la violazione è prevista una sanzione pecuniaria superiore nel massimo a 15.493 euro;
b)  quando, essendo la violazione punita con sanzione pecuniaria proporzionale senza previsione di un limite massimo, è stata applicata una sanzione superiore a 15.493 euro;
c)  quando è stata applicata una sanzione di natura diversa da quella pecuniaria, sola o congiunta a quest'ultima, fatta eccezione per le violazioni previste dal regio decreto 21 dicembre 1933, n. 1736, dalla legge 15 dicembre 1990, n. 386 e dal decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285.
6.  Il ricorso è proposto, a pena di inammissibilità, entro trenta giorni dalla notificazione del provvedimento, ovvero entro sessanta giorni se il ricorrente risiede all'estero, e può essere depositato anche a mezzo del servizio postale.
7.  L'efficacia esecutiva del provvedimento impugnato può essere sospesa secondo quanto previsto dall'articolo 5.
8.  Con il decreto di cui all'articolo 415, secondo comma, del codice di procedura civile il giudice ordina all'autorità che ha emesso il provvedimento impugnato di depositare in cancelleria, dieci giorni prima dell'udienza fissata, copia del rapporto con gli atti relativi all'accertamento, nonché alla contestazione o notificazione della violazione. Il ricorso e il decreto sono notificati, a cura della cancelleria, all'opponente e all'autorità che ha emesso l'ordinanza.
9.  Nel giudizio di primo grado l'opponente e l'autorità che ha emesso l'ordinanza possono stare in giudizio personalmente. L'autorità che ha emesso l'ordinanza può avvalersi anche di funzionari appositamente delegati. Nel giudizio di opposizione all'ordinanza-ingiunzione di cui all'articolo 205 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, il prefetto può farsi rappresentare in giudizio dall'amministrazione cui appartiene l'organo accertatore, la quale vi provvede a mezzo di propri funzionari appositamente delegati, laddove sia anche destinataria dei proventi della sanzione, ai sensi dell'articolo 208 del medesimo decreto.
10.  Alla prima udienza, il giudice:
a)  quando il ricorso è proposto oltre i termini di cui al comma 6, lo dichiara inammissibile con sentenza;
b)  quando l'opponente o il suo difensore non si presentano senza addurre alcun legittimo impedimento, convalida con ordinanza appellabile il provvedimento opposto e provvede sulle spese, salvo che l'illegittimità del provvedimento risulti dalla documentazione allegata dall'opponente, ovvero l'autorità che ha emesso l'ordinanza abbia omesso il deposito dei documenti di cui al comma 8.
11.  Il giudice accoglie l'opposizione quando non vi sono prove sufficienti della responsabilità dell'opponente.
12.  Con la sentenza che accoglie l'opposizione il giudice può annullare in tutto o in parte l'ordinanza o modificarla anche limitatamente all'entità della sanzione dovuta, che è determinata in una misura in ogni caso non inferiore al minimo edittale. Nel giudizio di opposizione davanti al giudice di pace non si applica l'articolo 113, secondo comma, del codice di procedura civile.
13.  Salvo quanto previsto dall'articolo 10, comma 6-bis, del decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 2002, n. 115, gli atti del processo e la decisione sono esenti da ogni tassa e imposta.

riferimento id:15452
vuoi interagire con la community? vai al NUOVO FORUM - community.omniavis.it