Salve,
mi trovo ad affrontare una singolare e assurda situazione con la Direzione Regionale delle Entrate in merito all'invio di una dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà ex art. 47 DPR 445/2000.
La dichiarazione è stata firmata con firma autografa dal soggetto obbligato e in seguito scannerizzata e inviata dalla mia pec di studio (sono il professionista delegato) con allegato anche il documento di identità del soggetto in questione.
La DRT ha inviata una raccomandata al cliente nella quale espone che l'invio della certificazione da un indirizzo di posta non di proprietà del cliente equivale ad un invio irregolare.
La cosa mi sembra assurda in quanto il cliente è sprovvisto di indirizzo pec e non capisco perchè si deve controllare il "mezzo" piuttosto che il "contenuto".
Ho cercato informazioni su internet e ho trovato notizie in merito alle dichiarazioni sostitutive ex art. 46 e 47 DPR 445/2000 che sarebbero valide anche se presentate da soggetto terzo laddove corredate da documento di identità del titolare, vi risulta? E' possibile avere i riferimenti normativi in questione in modo da potere presentare un'istanza in autotutela?
Grazie
p.s.: la cosa più assurda è che gli scorsi anni la stessa certificazione inviata con la stessa modalità non aveva creato alcun problema.
Salve,
mi trovo ad affrontare una singolare e assurda situazione con la Direzione Regionale delle Entrate in merito all'invio di una dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà ex art. 47 DPR 445/2000.
La dichiarazione è stata firmata con firma autografa dal soggetto obbligato e in seguito scannerizzata e inviata dalla mia pec di studio (sono il professionista delegato) con allegato anche il documento di identità del soggetto in questione.
La DRT ha inviata una raccomandata al cliente nella quale espone che l'invio della certificazione da un indirizzo di posta non di proprietà del cliente equivale ad un invio irregolare.
La cosa mi sembra assurda in quanto il cliente è sprovvisto di indirizzo pec e non capisco perchè si deve controllare il "mezzo" piuttosto che il "contenuto".
Ho cercato informazioni su internet e ho trovato notizie in merito alle dichiarazioni sostitutive ex art. 46 e 47 DPR 445/2000 che sarebbero valide anche se presentate da soggetto terzo laddove corredate da documento di identità del titolare, vi risulta? E' possibile avere i riferimenti normativi in questione in modo da potere presentare un'istanza in autotutela?
Grazie
p.s.: la cosa più assurda è che gli scorsi anni la stessa certificazione inviata con la stessa modalità non aveva creato alcun problema.
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E' come se le avessero rifiutato la raccomandata in quanto spedita da un ufficio postale non di sua proprietà ma di Poste Italiane spa.
La PEC è un mezzo di comunicazione ed è possibile utilizzare il "veicolo" di terzi a determinate condizioni, cioè INDICANDO CHIARAMENTE nella dichiarazione sottoscritta e scansionata che si delega il "proprietario" dell'indirizzo alla trasmissione per proprio conto.
Tale modalità deve ritenersi ordinariamente ammessa A MENO CHE la legge speciale (es. un bando di gara) non lo escluda.
Ne abbiamo trattato spesso qui: http://www.omniavis.it/web/forum/index.php?board=102.0
http://www.omniavis.it/web/forum/index.php?topic=789.0
http://www.omniavis.it/index.php?option=com_content&view=category&id=143&Itemid=526