Data: 2013-08-29 08:48:39

Modifiche societarie non comunicate e termini per istruttoria

Buongiorno Simone, grazie per la tua recente risposta al mio post. Ecco un altro quesito, simile ad uno che ti avevo già presentato, con la differenza che in questo caso è cambiata tutta la compagine societaria. Mi spiego.
Agli atti risulta titolare di un'autoscuola la società x (srl), costituita dai Sigg. ri  A, B e C.
In questi giorni mi è arrivata una comunicazione relativa ad una modifica della srl in questione. La comunicazione è presentata dal Sig. D, legale rappresentante della solita società, il quale comunica che nella società è entrato il Sig. E.

Faccio una visura camerale e mi accorgo che, a seguito di vari modifiche prontamente comunicate alla CC.i.AA. (ma non a noi) e risalenti a quasi due anni fa, non c'è più alcuno dei vecchi amministratori (A, B e C) della società, che però ha conservato la stessa P.IVA.

Cosa ne pensi?

Un'altra domanda: qual è il termine per l'istruttoria di queste semplici comunicazioni, in assenza di una disciplina di dettaglio? 30 giorni o 60?

Grazie


Beatrice

riferimento id:15206

Data: 2013-08-29 09:25:22

Re:Modifiche societarie non comunicate e termini per istruttoria


Buongiorno Simone, grazie per la tua recente risposta al mio post. Ecco un altro quesito, simile ad uno che ti avevo già presentato, con la differenza che in questo caso è cambiata tutta la compagine societaria. Mi spiego.
Agli atti risulta titolare di un'autoscuola la società x (srl), costituita dai Sigg. ri  A, B e C.
In questi giorni mi è arrivata una comunicazione relativa ad una modifica della srl in questione. La comunicazione è presentata dal Sig. D, legale rappresentante della solita società, il quale comunica che nella società è entrato il Sig. E.

Faccio una visura camerale e mi accorgo che, a seguito di vari modifiche prontamente comunicate alla CC.i.AA. (ma non a noi) e risalenti a quasi due anni fa, non c'è più alcuno dei vecchi amministratori (A, B e C) della società, che però ha conservato la stessa P.IVA.

Cosa ne pensi?

Un'altra domanda: qual è il termine per l'istruttoria di queste semplici comunicazioni, in assenza di una disciplina di dettaglio? 30 giorni o 60?

Grazie


Beatrice
[/quote]

1) le SRL e SPA sono società di capitali. Cioè sono soggetti giuridici AUTONOMI rispetto alle persone fisiche che ne detengono il capitale o ne sono amministratori.
Le variazioni dei soggetti fisici in questione sono IRRILEVANTI se la partita iva (cioè il soggetto giuridico) rimane lo stesso.

2) le variazioni societarie di questo genere non costituiscono subingresso/voltura e, SALVO CHE LA LEGGE DISPONGA DIVERSAMENTE, non sono soggette a nessun adempimento amministrativo (nemmeno di comunicazione). In un Paese serio il software della CCIAA avviserebbe delle variazioni senza dover scomodare il soggetto!!!

3) qualora la legge preveda invece un obbligo di "comunicazione" esso NON RAPPRESENTA un procedimento amministrativo in senso tecnico. Pertanto NON ESISTE un termine di conclusione del procedimento. Esistono semmai regole organizzative per le verifiche delle autocertificazioni e dei requisiti (anche a campione), che potranno prevedere termini che però sono rilevanti solo ai fini interni. In assenza di una previsione il termine (non perentorio) è di 30 giorni.

riferimento id:15206

Data: 2013-10-14 12:26:36

Re:Modifiche societarie non comunicate e trasferimento di sede

Buongiorno Simone,

torno al messaggio sottostante per chiederti ancora un chiarimento. Innanzitutto preciso che, a mio avviso, la legge prescrive l'obbligo di comunicazione delle variazioni societarie che interessano le autoscuole, anche se ciò non comporta la variazione del soggetto giuridico in questione (vd. dpr 495/1992 art. 335 c. 6). Non sono altrettanto sicura per ciò che concerne l'obbligo di comunicare la variazione della sede (il Dm 317/1995 prescrive unicamente i requisiti che devono essere rispettati dai vari locali).

Dopo la presentazione della comunicazione relativa alla modifica societaria e al trasferimento di sede da parte degli interessati, ho chiesto loro alcune integrazioni (dalla lettura di alcuni post mi rendo conto di aver probabilmente sbagliato) per l'attestazione di alcuni requisiti soggettivi, professionali e oggettivi (il bagno e l'antibagno non risultavano separati da una porta, non potendo quindi essere qualificati come due locali distinti). Gli interessati non hanno risposto. A questo punto ti chiedo:

devo attivarmi io e fare i controlli d'ufficio (es. richiesta, non essendovi autocertificazione, di informazione anti-mafia alla prefettura competente relativa al socio di maggioranza, richiesta casellario, sopralluogo), lasciando tutto così se il riscontro dei controlli sarà positivo,  oppure devo dichiarare inefficace la comunicazione e archiviarla (sono passati però più di sessanta giorni dalla ricezione della comunicazione da parte del Suap interessato, che l'ha inviata con estrema calma)?

E ancora, come considerare l'eventualità che non sia stata installata la porta divisoria tra bagno e antibagno? Considerato che gli interessati hanno dichiarato la presenza di un bagno e un antibagno, il fatto che i due locali non risultano in realtà suddivisi (bili) configura la loro dichiarazione come "mendace"?

Grazie



Buongiorno Simone, grazie per la tua recente risposta al mio post. Ecco un altro quesito, simile ad uno che ti avevo già presentato, con la differenza che in questo caso è cambiata tutta la compagine societaria. Mi spiego.
Agli atti risulta titolare di un'autoscuola la società x (srl), costituita dai Sigg. ri  A, B e C.
In questi giorni mi è arrivata una comunicazione relativa ad una modifica della srl in questione. La comunicazione è presentata dal Sig. D, legale rappresentante della solita società, il quale comunica che nella società è entrato il Sig. E.

Faccio una visura camerale e mi accorgo che, a seguito di vari modifiche prontamente comunicate alla CC.i.AA. (ma non a noi) e risalenti a quasi due anni fa, non c'è più alcuno dei vecchi amministratori (A, B e C) della società, che però ha conservato la stessa P.IVA.

Cosa ne pensi?

Un'altra domanda: qual è il termine per l'istruttoria di queste semplici comunicazioni, in assenza di una disciplina di dettaglio? 30 giorni o 60?

Grazie


Beatrice
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1) le SRL e SPA sono società di capitali. Cioè sono soggetti giuridici AUTONOMI rispetto alle persone fisiche che ne detengono il capitale o ne sono amministratori.
Le variazioni dei soggetti fisici in questione sono IRRILEVANTI se la partita iva (cioè il soggetto giuridico) rimane lo stesso.

2) le variazioni societarie di questo genere non costituiscono subingresso/voltura e, SALVO CHE LA LEGGE DISPONGA DIVERSAMENTE, non sono soggette a nessun adempimento amministrativo (nemmeno di comunicazione). In un Paese serio il software della CCIAA avviserebbe delle variazioni senza dover scomodare il soggetto!!!

3) qualora la legge preveda invece un obbligo di "comunicazione" esso NON RAPPRESENTA un procedimento amministrativo in senso tecnico. Pertanto NON ESISTE un termine di conclusione del procedimento. Esistono semmai regole organizzative per le verifiche delle autocertificazioni e dei requisiti (anche a campione), che potranno prevedere termini che però sono rilevanti solo ai fini interni. In assenza di una previsione il termine (non perentorio) è di 30 giorni.
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riferimento id:15206

Data: 2013-10-14 19:36:55

Re:Modifiche societarie non comunicate e termini per istruttoria

devo attivarmi io e fare i controlli d'ufficio (es. richiesta, non essendovi autocertificazione, di informazione anti-mafia alla prefettura competente relativa al socio di maggioranza, richiesta casellario, sopralluogo), lasciando tutto così se il riscontro dei controlli sarà positivo,  oppure devo dichiarare inefficace la comunicazione e archiviarla (sono passati però più di sessanta giorni dalla ricezione della comunicazione da parte del Suap interessato, che l'ha inviata con estrema calma)?
[color=red]Il consiglio che ti do è quello di non far passare altro tempo e di:
1) comunicare avvio del procedimento volto alla dichiarazione di inefficacia della scia (che puoi fare anche dopo i 60 giorni entro certi limiti) o alla conformazione alla normativa
2) assegna 30 giorni per scritti e nel frattempo fai le verifiche

SE RISULTA la carenza di requisiti potrai intervenire SOLO ordinando la conformazione .... e solo in caso di false dichiarazioni anche con l'inefficacia
[/color]


E ancora, come considerare l'eventualità che non sia stata installata la porta divisoria tra bagno e antibagno? Considerato che gli interessati hanno dichiarato la presenza di un bagno e un antibagno, il fatto che i due locali non risultano in realtà suddivisi (bili) configura la loro dichiarazione come "mendace"?
[color=red]A mio avviso non è mendace. La dichiarazione descrive una situazione di fatto che sussiste anche se potrebbe non essere in linea con la previsione normativa.
Se necessario gli imporrai la conformazione ai sensi dell'art. 19 l. 241/1990[/color]

Grazie

riferimento id:15206
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