Essendo titolare di una azienda che opera su aree pubbliche in Verona e provincia, avendola a suo tempo affittata con regolare contratto notarile registrato; dopo un periodo, su richiesta degli affittuari, rilasciavo loro il consenso per il subaffitto dell'azienda.
Gli affittuari come previsto dalla legge si rivolgono ad un notaio per stipulare il contratto da me precedentemente autorizzato, tra loro stessi ed una terza parte (subaffittuario), subito dopo vengono inviate ai rispettivi SUAP le richieste di subingresso nelle autorizzazioni commerciali.
Dei tre Comuni interessati, solo uno non rilascia ricevuta telematica motivandolo con [b]" subaffitto non disciplinato ne dalla Legge Regionale (Regione Veneto) 6 Aprile 2001 n.10 ne dal Regolamento Comunale per il commercio su aree pubbliche[/b]", bloccando l'esercizio dell'attività in questione.
Visto che, di subaffitto non se ne parla ne nella Legge Regionale ne nel Regolamento Comunale sopracitati, ma prevista dagli art. 1524 e 1624 del Codice Civile e secondo Costituzionalisti "ciò che non è espressamente vietato è consentito" ,
mi chiedo e Vi chiedo se secondo il Vostro parere il diniego da parte del Comune è cosa corretta, e come mi posso comportare in tal caso.
Anticipatamente ringrazio a chi mi saprà rispondere
Essendo titolare di una azienda che opera su aree pubbliche in Verona e provincia, avendola a suo tempo affittata con regolare contratto notarile registrato; dopo un periodo, su richiesta degli affittuari, rilasciavo loro il consenso per il subaffitto dell'azienda.
Gli affittuari come previsto dalla legge si rivolgono ad un notaio per stipulare il contratto da me precedentemente autorizzato, tra loro stessi ed una terza parte (subaffittuario), subito dopo vengono inviate ai rispettivi SUAP le richieste di subingresso nelle autorizzazioni commerciali.
Dei tre Comuni interessati, solo uno non rilascia ricevuta telematica motivandolo con [b]" subaffitto non disciplinato ne dalla Legge Regionale (Regione Veneto) 6 Aprile 2001 n.10 ne dal Regolamento Comunale per il commercio su aree pubbliche[/b]", bloccando l'esercizio dell'attività in questione.
Visto che, di subaffitto non se ne parla ne nella Legge Regionale ne nel Regolamento Comunale sopracitati, ma prevista dagli art. 1524 e 1624 del Codice Civile e secondo Costituzionalisti "ciò che non è espressamente vietato è consentito" ,
mi chiedo e Vi chiedo se secondo il Vostro parere il diniego da parte del Comune è cosa corretta, e come mi posso comportare in tal caso.
Anticipatamente ringrazio a chi mi saprà rispondere
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Il citato comportamento del Comune è illegittimo.
La legge regionale nè tantomeno il regolamento comunale NON POSSONO disciplinare l'affitto o il subaffitto di azienda, rimesso alla competenza esclusiva statale.
Inoltre il subingresso è soggetto a SCIA (e non ad autorizzazione).
Consiglio di inviare formale richiesta al Comune con diffida a procedere. In caso di inerzia procederei con ricorso al TAR ed eventuale segnalazione alla Procura (assistiti da un avvocato di fiducia).
Dott. Chiarelli, la ringrazio per la risposta.
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