Vorrei sapere se è sempre possibile che il titolare di un posteggio nel mercato settimanale ambulante affitti il posteggio mediante contratto fra le parti registrato all'ufficio del registro, anziche' stipulando l'atto di affitto di ramo d'azienda dal notaio. Mi sembrava che fosse intervenuta qualche novità normativa per cui questa procedura, dall'inizio dell'anno, non fosse più possibile, ma non riesco a trovare notizie in merito.
Grazie
Inserisco la Risoluzione n.4421 dell'11.01.2013 "commercio su aree pubbliche - subingresso - validità contratto di trasferimento del ramo di azienda" in cui si richiama l'art. 2556 del Codice Civile e si precisa che anche le piccole imprese sono soggette agli adempimenti in esso indicati.
Tutto ciò fa dedurre che anche per il subingresso in posteggio sia necessario stipulare un contratto registrato dal notaio.
Vorrei sapere se è sempre possibile che il titolare di un posteggio nel mercato settimanale ambulante affitti il posteggio mediante contratto fra le parti registrato all'ufficio del registro, anziche' stipulando l'atto di affitto di ramo d'azienda dal notaio. Mi sembrava che fosse intervenuta qualche novità normativa per cui questa procedura, dall'inizio dell'anno, non fosse più possibile, ma non riesco a trovare notizie in merito.
Grazie
Inserisco la Risoluzione n.4421 dell'11.01.2013 "commercio su aree pubbliche - subingresso - validità contratto di trasferimento del ramo di azienda" in cui si richiama l'art. 2556 del Codice Civile e si precisa che anche le piccole imprese sono soggette agli adempimenti in esso indicati.
Tutto ciò fa dedurre che anche per il subingresso in posteggio sia necessario stipulare un contratto registrato dal notaio.
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LA TESI PREVALENTE è nel senso che hai indicato.
Occorre il notaio e la registrazione all'agenzia delle entrate.
Vedi:
http://www.omniavis.it/web/forum/index.php?topic=2074.msg4961#msg4961
http://www.omniavis.it/web/forum/index.php?topic=14488.msg26874#msg26874
Scusate se mi intrometto ma, secondo la mia modestissima opinione, la scrittura privata autenticata si può sempre accettare.
L'art. 2556 Codice Civile testualmentev recita: "......I contratti di cui al primo comma, in forma pubblica [b]o per scrittura privata autenticata[/b], devono essere depositati per l'iscrizione nel registro delle imprese, nel termine di trenta giorni, a cura del notaio rogante o autenticante".
Per cui se ne dedurrebbe che la scrittura privata sia legittima purchè sia autenticata da un notaio che dovrà poi provvedere al deposito presso il registro imprese per la registrazione.
Non possiamo semmai accettare scritture private non autenticate e solo registrate all'agenzia delle entrate in quanto anche i cosiddetti piccoli imprenditori sono da considerarsi imprese soggette a registrazione.
Mi sbaglio?
Scusate se mi intrometto ma, secondo la mia modestissima opinione, la scrittura privata autenticata si può sempre accettare.
L'art. 2556 Codice Civile testualmentev recita: "......I contratti di cui al primo comma, in forma pubblica [b]o per scrittura privata autenticata[/b], devono essere depositati per l'iscrizione nel registro delle imprese, nel termine di trenta giorni, a cura del notaio rogante o autenticante".
Per cui se ne dedurrebbe che la scrittura privata sia legittima purchè sia autenticata da un notaio che dovrà poi provvedere al deposito presso il registro imprese per la registrazione.
Non possiamo semmai accettare scritture private non autenticate e solo registrate all'agenzia delle entrate in quanto anche i cosiddetti piccoli imprenditori sono da considerarsi imprese soggette a registrazione.
Mi sbaglio?
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Sì, questa è la tesi prevalente a cui facevo riferimento:
1) va bene l'atto notarile
2) va bene la scrittura privata autenticata da un notaio
3) non va bene la scrittura privata solo registrata (anche per i piccoli commercianti)